7 cereali, pseudo cereali e semi senza glutine perfetti per sostituire la pasta

di Tiziana Foglio
Stampa articolo


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La celiachia è una malattia autoimmune innescata dal glutine (proteina che abbonda soprattutto nel frumento), che colpisce l’intestino tenue scatenando una reazione infiammatoria.

Quando questa proteina (presente soprattutto nel grano, ma non solo) è ingerita da un celiaco, infatti, il sistema immunitario attacca erroneamente il tessuto sano della parate intestinale, danneggiando i villi, che svolgono un compito prezioso: assorbire i nutrienti del cibo.

La celiachia si manifesta solitamente con dolori addominali, diarrea o stitichezza, mancanza di energia, calo del peso e della crescita nei bambini. La malattia è diagnosticata con un esame del sangue e una gastroscopia e l’unica cura possibile è una dieta senza glutine.

Una dieta senza glutine è chiaramente imperativa per chi è celiaco, ma in assenza di una diagnosi di celiachia accertata scegliere di escludere il glutine dal proprio regime alimentare non è una cosa saggia.

Secondo diversi studi (dell’Instituto de Investigación Sanitaria La Fe e dal Brigham and Women’s Hospital), infatti, aumenterebbe il rischio di obesità e patologie cardiovascolari.

Fatta questa importante e doverosa premessa, conoscere e consumare i cereali che sono naturalmente privi di glutine, aiuta ad avere un’alimentazione varia ed equilibrata, poiché rappresentano un’ottima fonte di fibre e Sali minerali.

Quali sono i cereali  e pseudo-cereali naturalmente privi di glutine

  1. Il riso è senza dubbio il vip dei cereali senza glutine. Si coltiva praticamente ovunque ed è una buona fonte di fibre, vitamine del gruppo B e Sali minerali, tra cui potassio e magnesio. Il riso, inoltre, è ricco di amido, che si comporta come il glutine, cioè produce un effetto collante, ma senza sviluppare alcun tipo di intolleranza, anzi. È proprio grazie all’amido, infatti, che questo cereale è particolarmente digeribile.
  2. Il mais è il terzo cereale più coltivato al mondo, dopo frumento e riso. Viene utilizzato più spesso sotto forma di farina, con la quale si prepara la polenta, ma non solo. Il mais è ricco di fibre, vitamine E e del gruppo B. È inoltre, una buona fonte di betacarotene, il precursore della vitamina A, amica della pelle e degli occhi.
  3. La quinoa è in realtà uno pseudo-cereale (appartiene alla famiglia degli spinaci e delle biete) noto anche come “l’oro degli Inca”. In America Latina, infatti, viene coltivata da oltre 5000 anni. La quinoa è considerata un super food. Oltre ad essere ricca di magnesio, potassio e fosforo, contiene tutti e dieci gli amminoacidi essenziali, ha più ferro degli spinaci ed è più proteica della soia. Queste caratteristiche la rendono un alimento saziante, ma allo stesso tempo facile da digerire. In commercio si trova in tre varianti (bianca, rossa e nera), ma quella bianca ha un sapore più neutro e si adatta a qualsiasi tipo di preparazione, un po’ come il riso, a cui assomiglia per la forma.
  4. Il grano saraceno, nonostante il nome, è uno pseudo-cereale ed è impiegato soprattutto sotto forma di farina. I famosi pizzoccheri della Valtellina vi dicono nulla?… la farina, inoltre, viene usata per arricchire gli impasti del pane e nella preparazione di torte e biscotti. Il grano saraceno è ricco di ferro, zinco e selenio.
  5. Il miglio, che in tanti conoscono solo come mangime per gli uccellini, è una fonte preziosa di Sali minerali e fibre. Contiene, inoltre, una discreta quantità di amminoacidi, vitamine del gruppo B, A ed E, è diuretico ed è ricco di acido silicico, utile per la salute di pelle, capelli, unghie e denti. Si può mangiare in tanti modi, come il riso e si presta a realizzare crocchette, sformati, ecc.
  6. Come la quinoa anche l’amaranto proviene dal centro America ed è un falso cereale. È ricco di proteine e detiene un alto valore biologico grazie alla quantità di amminoacidi che contiene. È inoltre, una fonte di calcio, fosforo, magnesio, ferro e fibre. Si presenta sotto forma di piccolissimi grani e si usa per preparare polpette, zuppe, ecc.
  7. Il teff è forse ancora poco noto nel nostro Paese ed è originario di alcune zone dell’Africa (Eritrea ed Etiopia). È considerato il cereale più piccolo al mondo (appena 0.8 mm di diametro!) ed è ricco di fibre, calcio, potassio, vitamina del gruppo B e carboidrati complessi a basso indice glicemico. Il teff si può mangiare al naturale o come sostituto di semi o frutta secca nelle ricette. È inoltre, un buon addensante per stufati e zuppe.

Quanti cereali assumere al giorno

I cereali rappresentano la base dell’alimentazione mediterranea. Non a caso, come sottolinea anche l’AIRC, metà dell’apporto giornaliero in carboidrati deve essere composto proprio da cereali. La mattina si possono consumare sotto forma di biscotti o torte, di corn flakes o analoghi o di porridge.

A pranzo invece, è bene consumare una porzione di cereali o pasta con verdure, o ancora, se si ha poco tempo un panino integrale.

La sera infine, è importante prediligere le fibre sotto forma di vegetali, accompagnate da un piatto proteico (formaggio, uova, carne o pesce).

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria

Se c’è  un alimento capace di non stancare mai è la pasta, il più amato dagli italiani. A confermarlo è un articolo apparso sul Corriere della Sera, secondo il quale il 99% degli abitanti del Belpaese la consumano minimo una volta a settimana, mentre più della metà la porta in tavola almeno una volta al […]