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“L’esule fiumana- Racconto di una vita”: biografia su Lenci De Santis scritto da due donne

Tramandare la storia di un popolo, per quanto possa essere tragica, a volte è tutto quello che abbiamo se non vogliamo continuare a perseverare, inciampando sempre nello stesso errore; quando decidiamo di voler cambiare.

Il binomio storia-ricordo è inscindibile; la memoria è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per far tesoro delle nostre esperienze.
Così nel libro “L’Esule Fiumana- Racconto di una vita”, Marilù Furnari e Martina Spalluto, madre e figlia, raccontano la storia di Lenci De Santis, esule fiumana, rispettivamente mamma e nonna delle autrici, che giunge nei campi profughi di Termini Imerese e lì si innamora e si sposa con il monrealese Pippo Furnari.

Entrambe le scrittrici con questa biografia colma di emozioni danno voce a Lenci De Santis, conferendo al lettore la testimonianza di lei e di tutto ciò che riguarda Fiume durante il periodo post-bellico e durante l’invasione dei partigiani titini, l’esodo da Fiume e la definitiva sistemazione in Sicilia.

Ed è quando Lenci De Santis sarà adulta, che la vita le regalerà la gioia inestimabile di una famiglia “normale”, di condurre una vita semplice, lontana da tutte quelle brutture.

Le vicissitudini, però, sono come ferite che non si rimarginano e a volte straripano come un fiume che scorre inesorabilmente. L’unica arma che abbiamo a disposizione è la memoria, il non dimenticare ciò che è stato, per affrontare il presente senza commettere gli stessi sbagli.

La riservatezza ha accompagnato la protagonista per tutti questi anni; nell’età avanzata decide di raccontare per fare in modo che tutto questo non venga perduto.

La magia di questo libro è la capacità di interiorizzare un’esistenza così intensa e riprodurla nero su bianco, pagina dopo pagina: due donne narrano così di Lenci De Santis.