La sedentarietà è un nemico silenzioso per il cuore. Un recente studio rivela il tempo massimo da trascorrere seduti per preservare la salute cardiovascolare.
Tumore al seno, ignoranza e paura fermano la terapia ormonale
Oltre un terzo (35%) delle donne con tumore al seno non segue la terapia ormonale o la assume in modo discontinuo. I motivi principali? Dimenticanza, timore degli effetti collaterali, mancanza di informazione sui benefici reali della terapia e, in alcuni casi, questioni di tipo psicologico.
Scarsa consapevolezza sui rischi di recidiva
Dati ancora più preoccupanti emergono dal sondaggio: il 47% delle donne non sa che la mancata aderenza alla terapia può portare a una recidiva del tumore. Questo studio è stato promosso dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e da Fondazione Aiom, e i risultati sono stati presentati durante il congresso dell’associazione in corso a Roma. I dati italiani si allineano a quelli di studi internazionali che evidenziano lo stesso problema anche all’estero.
Il valore della terapia adiuvante
“La terapia adiuvante, cioè successiva alla chirurgia, può essere considerata uno dei maggiori successi in oncologia negli ultimi trent’anni”, afferma Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom. Questa terapia consiste nella somministrazione di farmaci che bloccano l’attività degli estrogeni, ormoni che contribuiscono all’insorgenza e allo sviluppo di almeno due terzi dei tumori mammari.
Riduzione di recidive e mortalità
Come spiega Alessandra Fabi, membro del direttivo nazionale Aiom, la terapia ormonale, se assunta correttamente, può ridurre le recidive tumorali del 40% e la mortalità per carcinoma mammario di un terzo. Nonostante questo, molte donne non ne comprendono appieno l’importanza, come dimostra il sondaggio.
Una campagna informativa per sensibilizzare
Per aumentare la consapevolezza, Aiom e Fondazione Aiom hanno lanciato una campagna informativa che include la distribuzione di opuscoli nei principali centri oncologici, webinar per pazienti e attività sui social media. “La comunicazione tra oncologo e paziente è fondamentale come azione di rinforzo per migliorare i livelli di assunzione delle cure e far comprendere che la terapia endocrina rappresenta, di fatto, un vero e proprio salvavita”, conclude il presidente eletto Aiom, Massimo Di Maio.
Foto da DepositPhotos.