Alcuni studi recenti mettono in guardia dall'uso quotidiano degli integratori multivitaminici sintetici.
Giornata della Salute della Donna: gli screening che fanno la differenza
Stampa articoloLa salute femminile si costruisce giorno dopo giorno, con scelte consapevoli e controlli mirati. Il 22 aprile è la Giornata Mondiale della Salute della Donna, l’occasione giusta per ricordare quanto siano fondamentali gli screening e le visite preventive in tutte le fasi della vita.
A guidarci, la dottoressa Tiziana Casalena, ginecologa di Humanitas Medical Care di Varese.
Adolescenza: partire con il piede giusto
La prima visita ginecologica non ha un’età fissa. Se il ciclo è regolare e non causa dolore o disagi, si può aspettare l’inizio della vita sessuale per affrontare temi come la contraccezione. Ma se ci sono sintomi anomali – come dolori forti, flussi abbondanti o irregolarità importanti – è il momento di un controllo. Potrebbero esserci condizioni come endometriosi o adenomiosi, che colpiscono fino al 15% delle giovani.
Occhio anche a acne, peluria e cicli irregolari: potrebbero indicare una sindrome dell’ovaio policistico, da affrontare subito per evitare problemi futuri di fertilità.

In adolescenza la prevenzione si fa anche con l’HPV, il vaccino che protegge dal tumore del collo dell’utero e dai condilomi. Meglio iniziare già dagli 11 anni, per ragazze e ragazzi.
Età fertile: prevenzione a 360 gradi
Una visita ginecologica all’anno è un appuntamento che nessuna dovrebbe saltare. Il PAP test o l’HPV test, accompagnati da un’ecografia transvaginale, servono a monitorare la salute dell’utero e delle ovaie. E dopo i 45 anni, all’ecografia mammaria si affianca la mammografia, da iniziare anche prima (dai 35-40 anni) se ci sono casi di tumore al seno in famiglia.
Chi sta pianificando una gravidanza dovrebbe fare una visita preconcezionale per valutare i valori ematici, immunità a rosolia, toxoplasmosi e citomegalovirus, oltre ad assumere acido folico. Anche gruppo sanguigno e rischio di anemia vanno verificati.
Menopausa e premenopausa: cambiano gli ormoni, cambia il corpo
La menopausa arriva tra i 48 e i 52 anni, ma la premenopausa può durare anche diversi anni. I cicli diventano irregolari, il corpo cambia e compaiono sintomi come vampate, insonnia, calo del desiderio, ansia, brain fog (confusione mentale), aumento di peso e secchezza vaginale.
È il momento giusto per impostare una strategia di prevenzione personalizzata. Le visite ginecologiche restano fondamentali, così come:
- Esami del sangue: glicemia, profilo lipidico, tiroide, vitamina D, assetto ormonale;
- Controlli cardiovascolari: pressione arteriosa e visita cardiologica;
- Screening osseo: la MOC è consigliata già intorno ai 50 anni se ci sono fattori di rischio;
- Altri controlli: visita oculistica e dermatologica.
In alcuni casi, il ginecologo può proporre una Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS), sempre valutata su misura e per periodi limitati.
In occasione della Giornata della Salute della Donna, molti centri sanitari offrono screening gratuiti in tutta Italia.
È un’occasione per iniziare o riprendere il percorso di cura e prevenzione. Perché conoscere il proprio corpo, ascoltarlo e prendersene cura significa vivere meglio, più a lungo e con maggiore serenità.