“Se non sei residente paghi”: da oggi 5 euro per OGNI INGRESSO in città | Dalle 8:30 alle 16:00 ti spremono come un limone

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Ticket ingresso Venezia_Donnaclick

Telefono inquadra qrcode_(Depositphotos.com)_Donnaclick

C’è chi la chiama tassa anti-turismo, chi la difende come una soluzione necessaria.

Quel che è certo è che entrare in alcune città italiane, soprattutto durante i periodi di alta affluenza, non sarà più gratuito per tutti. Una misura simbolica? Non proprio. Il messaggio è chiaro: il turismo deve diventare più sostenibile.

In un’Italia dove ogni estate si alzano voci contro il sovraffollamento, molte amministrazioni si interrogano su come proteggere il proprio territorio senza bloccare l’economia del turismo. Da qui, l’idea di introdurre un “biglietto d’ingresso” per scoraggiare le visite toccata e fuga che portano pochi benefici e tanti disagi.

La misura, già oggetto di dibattito acceso, punta a riequilibrare il rapporto tra residenti e visitatori. I cittadini chiedono vivibilità, i turisti libertà di movimento. Il compromesso? Far pagare una cifra simbolica – ma non troppo – a chi entra per qualche ora e se ne va.

Nel mirino ci sono soprattutto i weekend di primavera e inizio estate, quando l’afflusso di turisti diventa ingestibile. Il tutto si traduce in code, caos, rifiuti e un impatto ambientale che nessuno può più permettersi di ignorare. Ecco allora la stretta, con date ben precise e fasce orarie stabilite.

Il nuovo pedaggio urbano: chi paga e quando

Dal 2026, il biglietto sarà obbligatorio per 60 giornate selezionate, principalmente tra aprile e luglio, nei fine settimana e in occasione di festività. La fascia oraria? Dalle 8:30 alle 16:00, ovvero nei momenti in cui la pressione turistica raggiunge il picco massimo. Chi entra in città in queste ore, dovrà esibire un QR code.

La cifra resta quella già vista nei due anni precedenti: 5 euro a persona, anche se nel 2025 era stato previsto un rincaro fino a 10 euro per le prenotazioni last-minute. Esenti dal pagamento saranno i residenti, chi lavora o studia in città e chi pernotta, dato che già paga la tassa di soggiorno.

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Ponte di Rialto a Venezia_(Depositphotos.com)_Donnaclick

Venezia mette il freno ai turisti giornalieri

La città che ha introdotto questa misura è Venezia. Dopo una prima sperimentazione nel 2024 e una seconda fase nel 2025, il Comune ha deciso di prorogare anche per il 2026 l’obbligo di contributo d’accesso per i turisti giornalieri. Lo scopo è uno solo: frenare l’overtourism che minaccia l’equilibrio della città lagunare.

L’ingresso a pagamento sarà attivo solo nelle giornate indicate ufficialmente sul portale comunale, con controlli specialmente nei pressi della stazione di Santa Lucia. Un sistema che divide, ma che l’amministrazione considera indispensabile per proteggere Venezia dal rischio di trasformarsi in un parco tematico a cielo aperto.