Pamela Prati, il caso Mark Caltagirone arriva in aula: chi sono le imputate

di Manuela Zanni


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Lo scorso mercoledì 1 febbraio si è svolta all’interno dell’aula 21 del Tribunale penale di Roma la prima udienza del procedimento a carico di Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, le due ex manager di Pamela Prati sotto accusa a causa della vicenda del presunto finto Sebastian Caltagirone (presentato come figlio di  Mark). Scopriamo, di seguito, cosa è accaduto.

 Pamela Prati,  Mark Caltagirone e il finto matrimonio

Nel 2019 la showgirl Pamela Prati dichiarò di avere sposato l’insistente Mark Caltagirone. Da allora In tv e sui giornali, la diva del Bagaglino aveva dichiarato che avrebbe sposato un facoltoso imprenditore. A distanza di mesi, dopo la nascita dei primi sospetti e delle prime clamorose indiscrezioni circa l’inesistenza dell’uomo, Prati ammise a Verissimo di non averlo mai visto. Il processo scaturito da quel caso mediatico è cominciato in seguito alla denuncia dei genitori di un minore  che sarebbe stato utilizzato, a sua insaputa,  per prestare il volto al finto Sebastian, figlio dell’inesistente Caltagirone.

Pamela Prati processo

Pamela Prati processo

Processo Mark Caltagirone, le imputate scelgono strade diverse

Nell’aula 21 del Tribunale penale di Roma, lo scorso mercoledì 1 febbraio, si è svolta la prima udienza relativa al procedimento a carico di Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo per sostituzione di persona, processo scaturito dalla denuncia presentata dai genitori del bambino che sarebbe stato utilizzato per prestare il volto a Sebastian, figlio dell’insistente Mark Caltagirone diventato noto nell’ambito dell’ormai nota vicenda legata al finto matrimonio con Pamela Prati.

Chi sono le inputate

In aula, oltre ai genitori del presunto finto Sebastian – rappresentati dall’avvocato Leonardo D’Erasmo – erano presenti Eliana Michelazzo e il suo avvocato, Raffaele Rivetti. Assente, invece, Pamela Perricciolo. Al suo posto solo l’avvocatessa Anna Beatrice Indiveri che la rappresenta.

Richiesta di messa alla prova per Pamela Perricciolo

L’avvocatessa di Pamela Perricciolo ha fatto presente di avere già depositato per la sua cliente una richiesta di messa alla prova. Si tratta di un istituto che consente all’imputato di un procedimento penale di ottenere una sospensione del processo a patto che l’imputato si renda disponibile a esercitare una prestazione, non retribuita, di pubblica utilità. Perricciolo si è resa disponibile a prestare servizio presso la Croce Verde di Fermo, nelle Marche. Il pubblico ministero si è opposto alla richiesta di messa alla prova e la giudice Paola Della Vecchia si è riservata di decidere, rinviando il processo a una nuova udienza fissata per il prossimo 11 settembre.

L’avvocato Leonardo D’Erasmo: ” La messa alla prova evita il processo”

L’avvocato del presunto finto Sebastian, Leonardo D’Erasmo ha così commentato l’istituto della “messa alla prova” richiesto dalla Perricciolo:  “Nell’udienza odierna è stata manifestata la volontà di Pamela Perricciolo di ricorrere alla messa alla prova, istituto che le consente di rendersi disponibile a svolgere un lavoro socialmente utile e contestualmente sospendere il procedimento”.

Eliana Michelazzo contro Pamela Prati: “Buttare mer*a su di me no”

Il giudice, si è riservato di prendere una decisione durante la prossima udienza fissata per l’11 settembre prossimo.  Il pubblico ministero ha dato parere sfavorevole alla richiesta di messa alla prova  evidenziando l’assenza di un tentativo di emendare il danno patito dal bambino e dalla sua famiglia. Se il giudice dovesse accogliere la richiesta di Perricciolo, la sua posizione e quella di Eliana Michelazzo saranno differenziate. Per Michelazzo, che non ha avanzato alcuna richiesta, si svolgerà il processo. Per Perricciolo comincerà un percorso presso la Croce Verde di Fermo. Al termine di questo periodo, sarà fissata un’udienza che valuterà il buon esito della messa alla prova. La questione del ristoro dipende dalla volontà delle parti.

Eliana Michelazzo: “Sono innocente, non temo il processo”

Quando si crea un danno, il tentativo di porre rimedio è sempre visto di buon occhio. La richiesta della  Perricciolo  rientra nello schema di una strategia difensiva, finalizzata ad evitare un processo e le sue conseguenze, inclusa la fase istruttoria in cui vengono richiesti testimoni per  raccontare gli avvenimenti di cui sono a conoscenza. Eliana Michelazzo, dal canto suo, ha dichiarato di non avere presentato alcuna richiesta perché convinta di poter dimostrare la propria innocenza. Come già avvenuto in passato, la donna ha ribadito la propria estraneità ai fatti,  compreso il momento in cui si è avvicinata ai genitori del presunto finto Sebastian ai quali ha confermato  la versione dei fatti resa in tv e sui giornali negli ultimi anni.  Una versione dei fatti ribadita dalla diretta interessata: “Avrei voluto procedere già a partire da oggi perché sono nella ragione più totale. Pamela Perricciolo ha chiesto la messa alla prova, io non l’ho fatto. Fatevi una domanda e datevi una risposta. Io voglio andare a processo per dimostrare che sono innocente”.

Pamela Prati processo

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Perché la Perricciolo era assente in aula?

L’avvocatessa di Perricciolo, raggiunta da Pomeriggio 5, ha fatto sapere di avere consigliato alla sua cliente di non presentarsi per evitare una eccessiva esposizione mediatica che avrebbe potuto arrecarle un ulteriore importante danno di immagine, anche in considerazione del suo lavoro nel mondo dello spettacolo.

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