Orrore a scuola, la maestra di sostegno picchiava il bimbo di 7 anni: arrestata

di Redazione


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Una vicenda agghiacciante ha sconvolto la comunità di Cesenatico. Una maestra di sostegno di 63 anni è stata arrestata con l’accusa di aver picchiato e maltrattato per mesi un bambino di soli 7 anni che frequenta la scuola elementare in cui lei presta servizio.

I primi sospetti e l’indagine nascosta

I primi campanelli d’allarme risalgono allo scorso dicembre, quando i genitori dell’alunno avevano notato strani lividi sul volto del figlio, inspiegabili cambi di umore e uno strano nervosismo. Preoccupati, si erano rivolti all’avvocato Luca Bertuccini per tutelare il bambino, mentre alcuni colleghi della maestra decidevano di informare privatamente i Carabinieri sui sospetti che serpeggiavano da settimane. È partita così un’indagine serrata da parte della Procura di Forlì, che ha incaricato i militari di installare intercettazioni audio e video all’interno della scuola elementare frequentata dalla giovane vittima.

Le prove schiaccianti e l’arresto

Ciò che è emerso dalle registrazioni è un quadro agghiacciante: la maestra di sostegno sottoponeva il bambino a ripetuti atti di violenza fisica e psicologica, strattonandolo, schiaffeggiandolo e tirandogli le orecchie, oltre a rivolgersi a lui con insulti e intimidazioni. Raccolte prove schiaccianti sul comportamento dell’insegnante, il Gip ha emesso un provvedimento restrittivo di arresti domiciliari per impedirle di commettere ulteriori crimini. La donna verrà presto interrogata in vista di un processo che la vedrà imputata per maltrattamenti aggravati ai danni di minorenne.

Le reazioni e le domande aperte

“Sono sconvolto, la scuola dovrebbe essere un luogo sicuro per i nostri bambini. Esprimo piena solidarietà ai genitori della giovane vittima e mi auguro che questa triste vicenda porti a una revisione dei meccanismi di tutela degli studenti più vulnerabili” ha dichiarato il Sindaco Matteo Gozzoli. Plauso invece all’integrità dimostrata dai colleghi della maestra che, notando le violenze, hanno prontamente allertato le autorità competenti. Ora bisognerà accertare da quanto tempo duravano le violenze dell’insegnante e se ci siano stati altri bambini vittime dei suoi “metodi educativi”.

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