Ilaria Salis arriva in tribunale senza catene: i testimoni non la riconoscono

di Gaetano Ferraro


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Ilaria Salis, l’attivista italiana di 39 anni accusata di aver aggredito dei militanti di estrema destra in Ungheria, è arrivata questa mattina al tribunale di Budapest per la terza udienza del processo a suo carico. Per la prima volta, la donna non è stata portata in aula in manette e con le catene alle caviglie, ma è giunta in taxi assieme ai suoi genitori.

Testimoni non riconoscono Ilaria Salis come responsabile dell’aggressione

All’esterno del tribunale, Ilaria Salis è stata accolta da un gruppo di amici e sostenitori, tra cui il noto fumettista italiano Zerocalcare. Prima dell’inizio del processo, l’attivista ha voluto ringraziare tutti coloro che l’hanno supportata in questo difficile momento. Durante l’udienza, Zoltan Toth, uno degli aggrediti chiamato a testimoniare, non ha riconosciuto Ilaria Salis come responsabile dell’aggressione. Il padre dell’attivista, Roberto Salis, ha commentato: “C’è un’enorme tutela per la persona aggredita, che è ungherese, mentre viene rivelato il domicilio di Ilaria. È un sistema inaccettabile, non mi pare sia un processo giusto”. La difesa di Ilaria Salis ha poi sottolineato che nessuno dei tre testimoni convocati dal giudice, due donne e un uomo, ha riconosciuto l’attivista. Uno dei testimoni ha riferito di aver scoperto lesioni a tre costole solo tre mesi dopo i fatti, senza però fornire spiegazioni sul ritardo nel farle refertare.

Giudice rivela pubblicamente l’indirizzo degli arresti domiciliari di Ilaria Salis

Poi un fatto a dir poco sconcertante. Il giudice Josef Szos ha rivelato pubblicamente l’indirizzo dove Ilaria Salis sta scontando gli arresti domiciliari, misura concessa il 15 maggio dopo oltre 15 mesi di detenzione in un carcere di massima sicurezza. Il padre dell’attivista ha protestato fortemente per l’azione del magistrato e l’ambasciatore italiano Manuel Jacoangeli ha dovuto inviare una nota alle autorità ungheresi chiedendo misure per garantire la sicurezza di Salis.

Speranze per la revoca delle misure cautelari o per gli arresti domiciliari in Italia

Gli avvocati di Ilaria Salis adesso auspicano che le venga presto revocata ogni misura cautelare o che possa scontare gli arresti domiciliari in Italia dopo la concessione de domiciliari dietro pagamento di 40 mila euro. Una delegazione dell’associazione “Giuristi democratici” è stata presente all’udienza come osservatori internazionali e ha evidenziato criticità nel sistema giudiziario ungherese, citando anche una recente risoluzione del Parlamento europeo sul deterioramento dello stato di diritto nel Paese. Intanto il processo è stato aggiornato al 6 settembre 2024. Ilaria Salis rischia una pena dai 2 ai 24 anni di carcere

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