Giulia Cecchettin: l’analisi delle ferite e le fasi del delitto

di Redazione


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Oggi, Filippo Turetta ha la possibilità di rivelare la verità sull’omicidio della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Gli inquirenti, alla ricerca di conferme, si concentrano su un orribile sospetto: Giulia potrebbe essere stata uccisa dopo una lotta disperata con il suo assassino, cercando di fermare la lama del coltello con le mani.

Analisi delle 26 ferite

L’ordinanza firmata dal GIP Benedetta Vitolo riporta l’analisi delle 26 ferite sul corpo di Giulia, trovato in una scarpata vicino al lago di Barcis. Alcune ferite sono state inflitte quando la vittima era già morta, mentre altre sono il risultato del trascinamento del corpo.

Esame autoptico cruciale

L’anatomopatologo Guido Viel eseguirà oggi un esame autoptico fondamentale, concentrando l’attenzione su una ferita particolare al collo, nella regione latero-cervicale sinistra e cervicale posteriore. Una ferita profonda, indice di una coltellata letale, che potrebbe essere un elemento decisivo per contestare l’aggravante della “crudeltà”.

Fasi del delitto

Dettagli orribili rivelano una terza fase del delitto, con le prime coltellate vicino a casa, un’aggressione a Fossò, e infine il colpo finale che ha causato la morte di Giulia. Questi dettagli potrebbero essere cruciali per una possibile condanna all’ergastolo.

Dopo la decisione di non rispondere al GIP, Filippo Turetta potrebbe mantenere la stessa posizione oggi durante l’esame autoptico. Tuttavia, gli incontri ravvicinati con i suoi avvocati e il rinvio dell’incontro con i genitori suggeriscono una possibile evoluzione nella sua posizione.

Nuova fase dell’inchiesta

L’incontro ravvicinato con i legali e il rinvio dell’incontro con i genitori sembrano indicare una nuova fase dell’inchiesta. L’attendibilità e la dettagliatezza di questa fase rimangono ancora incerte.

Risposta dell’Arma dei Carabinieri

In risposta all’escalation di violenza, il comando generale dell’Arma dei Carabinieri ha diffuso una nota a tutti i comandi, sottolineando l’importanza di una gestione accurata e tempestiva degli interventi in caso di violenze, maltrattamenti e atti persecutori. Ogni segnalazione deve essere gestita con la massima attenzione.

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