Padre e madre maltrattano figlio gay per “guarirlo”: ora rischiano il processo

di Redazione


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Arriva da Torino la storia di un dramma familiare vissuta da un ragazzo omosessuale. Un padre che scopre l’omosessualità del figlio adolescente e, accecato dalla rabbia, inizia a tormentarlo con ogni mezzo per farlo “guarire” e diventare eterosessuale. Questa la tremenda accusa che grava su un uomo residente nel capoluogo piemontese, per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Le aggressioni del padre dopo la scoperta dell’omosessualità del figlio

La vicenda risale al 2020, quando il ragazzo, poco più che quindicenne, affida i suoi tormentati segreti ad un diario. Il padre, probabilmente spinto dal sospetto, lo legge di nascosto e viene a conoscenza dell’omosessualità del figlio. Da quel momento inizia l’incubo per il povero adolescente. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il genitore lo aggredisce verbalmente e fisicamente: schiaffi, minacce di cacciarlo di casa e perfino di gettarlo giù dal balcone. Gli sequestra telefono e videogiochi, pretende di conoscere le password dei suoi account social per controllarne ossessivamente l’attività online.

Il giovane umiliato e vessato, doveva fornire prove di virilità

Ma non basta. Sembra che l’uomo abbia anche sottoposto il ragazzo ad umiliazioni e vessazioni psicologiche di ogni tipo, con l’intento di modificare a forza il suo orientamento sessuale. Lo costringeva a correre di notte, ad abbassarsi i pantaloni davanti a lui per dimostrargli di essere “abbastanza virile”. Addirittura, pare gli abbia intimato di portargli la prova, entro un mese, di aver avuto un rapporto sessuale con una ragazza.

L’aiuto dello psicologo della scuola e la denuncia

Una spirale di abusi intollerabili, che hanno spinto il povero ragazzo a cercare aiuto dallo psicologo scolastico. È stata la scuola a segnalare i fatti alla polizia municipale, facendo partire le indagini che hanno portato alle pesanti accuse per il padre. Il giovane è stato temporaneamente allontanato dalla famiglia e affidato ad altri parenti. Ora l’uomo rischia il carcere se condannato per maltrattamenti in famiglia. Ma nel procedimento è coinvolta anche la moglie, accusata di non essere intervenuta per impedire le angherie del marito sul figlio.

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria