Bonus bollette luce 2026_Donnaclick (Depositphotos.com)
Torna l’attenzione sulle bollette elettriche: il governo studia nuove misure per alleggerire la spesa delle famiglie italiane nel 2026.
Negli ultimi anni, l’aumento dei costi dell’energia ha inciso profondamente sul bilancio di milioni di famiglie italiane. Secondo i dati di Arera, nel solo 2023 le tariffe dell’elettricità hanno subito rincari significativi, nonostante gli interventi straordinari già messi in campo. Il 2025 ha visto un primo tentativo di contenimento con bonus fino a 200 euro. E ora, nel 2026, il governo annuncia un nuovo contributo straordinario.
La misura, ancora in fase di definizione ma già inclusa nell’ultima bozza del decreto energia, prevede un contributo straordinario di 55 euro destinato a circa 4,5 milioni di famiglie considerate vulnerabili. Il provvedimento si inserisce nel solco del bonus sociale, ma rappresenta un’integrazione autonoma, rivolta a chi rientra in fasce di reddito ben precise.
Per ottenere il nuovo sconto in bolletta, sarà necessario avere un ISEE fino a 15.000 euro, oppure, in caso di famiglie numerose, almeno 4 figli a carico e ISEE fino a 20.000 euro. Si tratta dunque di un aiuto mirato, pensato per chi è già in una condizione di fragilità economica.
Ma qual è la portata reale di questo bonus? È sufficiente a contrastare il caro-energia? E cosa cambia rispetto all’anno precedente?
Secondo la relazione illustrativa al decreto, il contributo straordinario interesserà una platea di circa 4,5 milioni di nuclei familiari in tutta Italia. Il governo prevede di coprire la misura con 250 milioni di euro, provenienti dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali.Il bonus sarà cumulabile con il contributo ordinario, ovvero quello del bonus sociale già previsto per chi ha un ISEE inferiore a 9.530 euro. Questo significa che chi rientra nei requisiti potrà ricevere entrambi i sostegni, alleggerendo ulteriormente la spesa elettrica.
Il nuovo sconto riguarda esclusivamente i clienti domestici residenti e sarà calcolato sulla bolletta della luce. L’obiettivo, spiegano fonti governative, è ridurre il peso energetico per le famiglie più esposte all’inflazione e all’instabilità dei mercati internazionali. A differenza del contributo straordinario del 2025, che aveva raggiunto i 200 euro e una soglia ISEE fino a 25.000 euro, il bonus del 2026 si presenta più contenuto e più selettivo. Una scelta che ha già sollevato alcune critiche tra le associazioni dei consumatori.
Il confronto con il bonus straordinario del 2025 è inevitabile. Un anno fa, il contributo ammontava a 200 euro e si rivolgeva a una platea molto più ampia, includendo famiglie con ISEE fino a 25.000 euro. Ora, il tetto massimo è stato abbassato a 15.000 euro, o a 20.000 per i nuclei con almeno quattro figli. Una soglia che esclude numerosi cittadini che, pur non rientrando tra i più vulnerabili, continuano a faticare con le spese energetiche.
La misura del 2026 si pone quindi come un supporto più mirato, ma meno esteso. Il governo punta su un’erogazione selettiva, concentrando le risorse su chi si trova nelle condizioni economiche più critiche. Tuttavia, proprio questa scelta ha generato reazioni contrastanti, aprendo il dibattito sull’efficacia e sull’equità dei bonus una tantum rispetto a politiche strutturali più stabili.
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