Attimi di terrore a Caivano, comune dell’hinterland napoletano tristemente noto per i recenti fatti di cronaca nera che l’hanno visto protagonista. Una bambina di soli 5 anni, figlia di genitori stranieri regolarmente residenti in Italia, è precipitata dal balcone della sua abitazione sita al secondo piano di un palazzo in via Volta.
Fortunatamente la piccola è caduta sui fili dello stenditoio posto al piano inferiore, che ne hanno attutito l’impatto con il suolo. Immediato l’allarme e l’arrivo dei soccorsi: la bambina è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli dove è stata sottoposta a una Tac total body per verificare eventuali danni o lesioni interne riportati nella caduta.
Secondo una prima diagnosi, la piccola non sarebbe in pericolo di vita. I medici hanno riferito che è vigile e reattiva, parla normalmente e ha risposto con lucidità alle domande. Presenta solo alcune escoriazioni e ferite lievi alle dita di una mano. È orientata nel tempo e nello spazio, il che fa ben sperare sull’assenza di danni neurologici. Al momento sono in corso ulteriori analisi per monitorare le sue condizioni.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Stando ai primi riscontri, la bimba sarebbe stata lasciata da sola in casa al momento della caduta. L’ipotesi è che si sia trattato di un drammatico incidente domestico, sebbene la memoria sia andata inevitabilmente ad altri terribili episodi di cronaca avvenuti negli anni scorsi sempre a Caivano.
Il pensiero corre al tragico caso di Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni gettata giù da un balcone nel 2014, e anche alla morte del piccolo Antonio Giglio nel 2013, deceduto dopo essere precipitato da una finestra. Due storie che hanno scosso l’intera comunità. Caivano negli ultimi mesi è finita al centro delle cronache anche per lo stupro di due cuginette minorenni e per gli episodi di violenza legati alla criminalità organizzata che imperversa sul territorio. Proprio nei giorni scorsi si sono registrate nuove sparatorie. L’intera area a nord di Napoli resta una zona ad alta tensione sociale, dove la popolazione reclama più sicurezza.