Qui un parcheggio costa 200.000 euro: in pratica lo pagate più di una casa | Occhio se volete parcheggiare qui
Volkswagen posteggiata in aeroporto.
Un’auto ferma da oltre un anno in un parcheggio breve è diventata un mistero da oltre 200mila euro.
All’Aeroporto di Berlino-Brandeburgo, un caso insolito sta catturando l’attenzione di media e curiosi. Una Volkswagen Golf, con targa di Hannover, giace immobile nel parcheggio breve da più di dodici mesi. Un’area in cui, normalmente, si può sostare gratuitamente solo per pochi minuti, pagando poi una tariffa oraria piuttosto elevata. Nel tempo, la cifra dovuta è lievitata a oltre 200mila euro. A rendere ancora più enigmatico il caso, il fatto che il proprietario dell’auto sia introvabile. Le autorità, pur avendo a disposizione i dati della targa e le immagini delle telecamere, non sono riuscite a rintracciarlo.
Secondo il regolamento dell’aeroporto, il parcheggio breve è destinato a chi accompagna o preleva passeggeri, con tariffe altissime per scoraggiare soste prolungate. Il costo è di 23 euro all’ora, che corrisponde a circa 552 euro al giorno. In un anno, il totale supera abbondantemente i 200mila euro. Questo importo, di fatto, rende irrealistico il pagamento, soprattutto se il veicolo è stato abbandonato. In casi simili, l’aeroporto può decidere di rimuovere l’auto, ma prima deve chiarire la posizione legale del mezzo, verificando che non si tratti di un veicolo rubato o coinvolto in indagini.
Il mistero cresce anche per via dell’assenza di informazioni sul proprietario. Nonostante le targhe indichino la registrazione a Hannover, non è stato possibile rintracciare l’intestatario. Le telecamere di sorveglianza, che avrebbero potuto chiarire chi l’abbia parcheggiata, non hanno fornito immagini utili. Tra le ipotesi, quella che il veicolo sia stato rubato e poi lasciato lì di proposito, oppure che il proprietario sia deceduto senza che nessuno abbia segnalato la presenza dell’auto. All’interno, secondo indiscrezioni, ci sarebbero resti di cibo, segno che il veicolo è stato utilizzato poco prima dell’abbandono.
Le autorità aeroportuali, pur consapevoli della cifra astronomica accumulata, non sembrano avere fretta di rimuovere l’auto. Al momento, il mezzo non rappresenta un rischio per la sicurezza e non intralcia in modo significativo le operazioni. Questo ha portato qualcuno a ipotizzare che la Golf possa diventare una sorta di attrazione curiosa per i passeggeri in transito. Non sarebbe la prima volta che un oggetto abbandonato diventa un punto di interesse, soprattutto in un contesto così frequentato come un aeroporto internazionale.
Quanto costa davvero dimenticare un’auto in un parcheggio breve
L’aspetto più clamoroso di questa vicenda resta la cifra accumulata: oltre 200mila euro. Un importo che mette in luce quanto possa essere onerosa una sosta prolungata in un parcheggio pensato per soste di pochi minuti. In molte strutture, le tariffe orarie elevate sono un deterrente per evitare l’occupazione abusiva degli spazi. Tuttavia, in assenza di controlli immediati, è possibile che un veicolo resti parcheggiato per giorni o, come in questo caso, mesi. La gestione di simili situazioni diventa complessa, soprattutto quando mancano riferimenti certi per contattare l’intestatario.
L’auto abbandonata solleva anche interrogativi sulle politiche di gestione degli spazi aeroportuali. Alcuni esperti suggeriscono che i parcheggi brevi dovrebbero prevedere sistemi di segnalazione automatica per veicoli in sosta oltre un certo limite, così da evitare casi estremi. D’altro canto, le procedure legali per rimuovere un veicolo non sono sempre immediate: occorre garantire che non vi siano implicazioni penali, come nel caso di mezzi rubati, e seguire iter burocratici precisi. Nel frattempo, il parcheggio continua a “fatturare” a un cliente fantasma.

Il destino incerto della Golf di Berlino
Il futuro della Volkswagen Golf di Berlino è ancora tutto da scrivere. Se il proprietario non si farà vivo, le autorità potrebbero decidere di rimuovere il veicolo e metterlo all’asta, recuperando in parte i costi di parcheggio. In alternativa, potrebbe essere demolito se considerato privo di valore commerciale. Nel frattempo, la sua presenza è diventata un argomento di conversazione tra i dipendenti dell’aeroporto e un fenomeno curioso per chi transita nella zona, alimentando teorie e speculazioni di ogni genere.
Il caso della Golf abbandonata non è isolato: in diversi aeroporti del mondo sono stati ritrovati veicoli lasciati per mesi o anni, spesso per motivi misteriosi. Questi episodi mostrano come, anche in luoghi controllati e sicuri, possano accadere situazioni al limite dell’assurdo. Che si tratti di dimenticanza, impossibilità di ritiro o decisione deliberata, il risultato è sempre lo stesso: un’auto che diventa parte dell’arredo urbano temporaneo. A Berlino, almeno per ora, questa Golf resta parcheggiata, accumulando una bolletta da record.
