“Vi diamo 12mila euro per non lavorare”, l’INPS ha deciso: state a casa e intascate l’assegno
Con l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione, nel 2025 alcune famiglie italiane possono superare i 1000 euro mensili.
INPS
Con l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro, alcune famiglie italiane possono superare i 1000 euro mensili di sostegno economico.
L’Assegno di inclusione (ADI) rappresenta oggi la principale misura di sostegno per famiglie e persone in difficoltà economica. Dal 2024 ha sostituito il Reddito di cittadinanza, e nel 2025 continua a essere erogato con importi base pari a 6.500 euro annui, cioè circa 541 euro al mese.
A differenza delle versioni precedenti, però, l’importo varia a seconda della composizione familiare e delle spese di affitto. In alcuni casi, con le integrazioni previste, una persona sola può ricevere fino a 845 euro mensili. Ma il vero salto avviene quando si combina l’ADI con un’altra misura: il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).
L’INPS ha chiarito che l’importo dell’Assegno di inclusione cresce in base a due parametri fondamentali: i coefficienti della scala di equivalenza, che tengono conto dei componenti del nucleo familiare, e l’ammontare del canone di locazione. Così, per esempio, una coppia con due minori può arrivare a ricevere 750 euro mensili, mentre un nucleo con tre minori e un disabile grave può ottenere fino a 1.000 euro al mese. Questo significa che, per le famiglie numerose e con situazioni di fragilità, l’ADI rappresenta una vera ancora di salvezza, capace di garantire una copertura dignitosa delle spese essenziali.
Tuttavia, se da un lato l’ADI raggiunge in alcuni casi la soglia dei 1.000 euro, dall’altro è possibile superarla grazie alla compatibilità con il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Questa misura, pensata per incentivare i giovani e gli adulti disoccupati alla partecipazione a corsi di formazione e tirocini, garantisce un’integrazione di 500 euro al mese. Il punto centrale è che ADI e SFL possono coesistere nello stesso nucleo familiare, a patto che ci siano membri che soddisfano i requisiti per l’iscrizione ai percorsi formativi.
Oltre 1000 euro al mese con ADI e SFL
Prendiamo un primo esempio: una coppia con un figlio minore e uno adulto in SFL. In questo caso, l’Assegno di inclusione ammonta a 630 euro mensili, a cui si sommano 280 euro di contributo affitto. Il figlio adulto che frequenta un percorso di formazione riceve 500 euro di SFL. Totale: 1.410 euro al mese. Si tratta di un aiuto significativo, capace di cambiare concretamente la gestione economica di una famiglia, soprattutto se con reddito nullo o fortemente ridotto.
Un altro caso riguarda una coppia con due figli minori e un figlio adulto che percepisce SFL. In questa situazione, l’ADI per il nucleo familiare è pari a 750 euro al mese, ai quali si aggiungono 280 euro per l’affitto. Il figlio adulto riceve altri 500 euro tramite SFL. Totale: 1.530 euro mensili. Una somma che supera ampiamente i mille euro e che dimostra come le due misure, insieme, possano fornire un sostegno solido e duraturo, permettendo di affrontare le spese quotidiane senza eccessive difficoltà.

I requisiti per accedere ai benefici combinati
Non tutti, però, possono accedere contemporaneamente a ADI e SFL. Il requisito fondamentale è che almeno un componente della famiglia sia iscritto ai percorsi previsti dal Supporto per la Formazione e il Lavoro. Parliamo di giovani disoccupati, adulti in cerca di impiego o persone che partecipano a corsi di riqualificazione professionale. Inoltre, l’ADI resta vincolato a criteri reddituali e patrimoniali stringenti: ISEE non superiore a 9.360 euro, patrimonio immobiliare entro i 150.000 euro (esclusa la prima casa) e patrimonio mobiliare entro i 6.000 euro per il single, incrementabili in base ai componenti.
Un terzo esempio pratico è quello di una coppia di genitori over 60, di cui uno con disabilità, e un figlio adulto che riceve SFL. Qui l’ADI ammonta a 630 euro, a cui si aggiungono 280 euro di contributo affitto. Il figlio adulto porta altri 500 euro tramite SFL. Il totale mensile raggiunge 1.410 euro. Questa dimostrazione pratica evidenzia come le famiglie più fragili possano accedere a un sostegno complessivo ben superiore alla media, garantendo un livello di protezione adeguato anche in situazioni di particolare vulnerabilità. In sintesi, combinando Assegno di inclusione e SFL si possono superare i 1.000 euro al mese, arrivando in alcuni casi oltre i 1.500 euro. Un traguardo importante per chi vive in affitto, ha figli minori e componenti che partecipano a percorsi formativi. Tuttavia, la conoscenza delle regole e la corretta presentazione delle domande sono fondamentali per non perdere l’opportunità. Le famiglie italiane devono quindi informarsi attentamente, anche con l’aiuto dei patronati, per sfruttare al massimo queste possibilità e ottenere un sostegno concreto e continuativo.
