Chi era Antonello Fassari? La vita e i ruoli indimenticabili dell’attore romano
Lutto nel mondo dello spettacolo: Antonello Fassari, l’indimenticabile Cesare de I Cesaroni, si spegne a 72 anni. Una carriera tra teatro, cinema e tv che ha segnato un’epoca.
Antonello Fassari
Il mondo dello spettacolo italiano piange la perdita di Antonello Fassari, attore romano scomparso ieri, sabato 5 aprile, all’età di 72 anni, a causa di un male incurabile. I funerali si terranno martedì 8 aprile alle ore 11:00 presso la Chiesa degli Artisti a Roma, come comunicato dalla produzione Publispei, attualmente impegnata nelle riprese della nuova stagione de I Cesaroni, la serie che ha reso Fassari un volto amatissimo del piccolo schermo.
Una carriera tra teatro e televisione: gli esordi e il successo
Classe 1952, nato a Roma da Osvaldo Fassari, avvocato penalista, e Adriana Gambardella, Antonello Fassari ha dedicato oltre 50 anni della sua vita alla recitazione. Dopo essersi diplomato nel 1975 all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, ha iniziato la sua carriera nel teatro, il suo primo grande amore, collaborando con registi di spicco come Luca Ronconi. Tra i suoi lavori teatrali più significativi, si ricorda la versione de La ricotta di Pier Paolo Pasolini, portata in scena nel 2004 al Festival di Todi.
Il grande pubblico lo ha conosciuto negli anni ’90 grazie al programma cult Avanzi di Serena Dandini, dove ha interpretato il compagno Antonio, un personaggio ironico e nostalgico, simbolo di una romanità autentica, con il suo eskimo e la borsa di Tolfa. “Sono molto dispiaciuta, abbiamo condiviso anni di lavoro assieme e ci siamo molto divertiti. È stato un grande collega: propositivo, generoso e spiritoso”, ha dichiarato Serena Dandini all’Adnkronos, ricordando anche la loro collaborazione nel film Sognando la California dei fratelli Vanzina.
I Cesaroni: l’oste Cesare che ha conquistato il pubblico
Il ruolo che ha consacrato Fassari come icona della televisione italiana è stato quello di Cesare Cesaroni nella fiction I Cesaroni, trasmessa su Canale 5 dal 2006 al 2014. Nei panni dell’oste ruvido ma dal cuore tenero, al fianco di Claudio Amendola e Max Tortora, Fassari ha conquistato il pubblico con il suo tormentone “Che amarezza!”, diventato un simbolo della serie. “È un grande dolore. Sono senza parole, se ne va un grande compagno di lavoro”, ha commentato Elena Sofia Ricci, che ha condiviso con lui il set de I Cesaroni. “Sono a Hiroshima, ho appreso da poco la notizia. Sapevo che fosse malato, ma mai mi sarei immaginata di leggere questo ora”, ha aggiunto l’attrice, visibilmente scossa.
La produzione de I Cesaroni – Il ritorno, attualmente in lavorazione dal 17 marzo sotto la regia di Claudio Amendola, ha espresso il proprio dolore in una nota ufficiale: “Siamo sconvolti, increduli e affranti per la perdita di Antonello. Era l’oste Cesare, un personaggio molto amato dal pubblico e un grande professionista”, ha dichiarato Verdiana Bixio, produttrice della serie. “Eravamo consapevoli della sua seria condizione di salute, ma non ci aspettavamo di ricevere una notizia così devastante, attendevamo con speranza il suo ritorno sul set”, ha aggiunto Bixio, sottolineando l’impatto della perdita sul cast e sulla troupe.
Un talento poliedrico: cinema, regia e musica
Oltre alla televisione, Fassari ha lasciato il segno anche nel cinema, lavorando con registi di calibro come Michele Placido in Romanzo Criminale (2005), Stefano Sollima in Suburra (2015), Marco Risi in Il muro di gomma (1991) e Marco Tullio Giordana in Pasolini, un delitto italiano (1995). Tra i suoi ruoli più recenti, quello nel film Flaminia (2024), debutto alla regia di Michela Giraud, dove ha interpretato il padre della protagonista. Non mancano nella sua filmografia partecipazioni a commedie cult come Selvaggi (1995) di Carlo Vanzina.
Fassari si è anche cimentato dietro la macchina da presa, debuttando come regista nel 2000 con Il segreto del giaguaro, film che ha visto protagonista il rapper italiano Piotta. Un altro capitolo meno noto della sua carriera è quello musicale: nel 1984 ha inciso il brano rap Romadinotte, di cui ha scritto il testo, su una base composta da Lele Marchitelli, Danilo Rea e Pasquale Minieri, un esperimento che testimonia la sua versatilità artistica.
Il cordoglio dei colleghi: un attore generoso e spiritoso
La notizia della scomparsa di Fassari ha suscitato un’ondata di commozione tra colleghi e amici. Francesca Faggiani, che ha lavorato con lui in Avanzi e Sognando la California, ha ricordato: “Abbiamo fatto parecchie cose assieme. È stato un grande collega: propositivo, generoso e spiritoso”. La produzione de I Cesaroni – Il ritorno, una coproduzione Publispei-RTI, ha voluto esprimere le proprie condoglianze: “La Publispei e tutto il cast de I Cesaroni – Il ritorno desiderano esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia di Antonello Fassari e ricordarlo con affetto e gratitudine per il suo straordinario contributo al mondo dello spettacolo”.
