L’orsa Jj4 ancora salva, la decisione ora spetta al Consiglio di Stato

di Romina Ferrante


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Buone notizie per l’orsa Jj4, ingiustamente accusata di aver ferito a morte il runner Andrea Papi, lo scorso 5 aprile, nei boschi di Caldes in Val di Sole, in Trentino.

L’uccisione del runner aveva suscitato la rabbia e l’incredulità di un’intera comunità, spingendo il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti a emettere un’ordinanza urgente di cattura e abbattimento dell’animale per “l’incolumità e la sicurezza pubblica”.

Il 14 aprile il TAR aveva deciso di accogliere le istanze della LAV (Lega Anti Vivisezione), sospendendo l’ordinanza di abbattimento fino al 27 giugno.

Una sospensione momentanea, che non metteva di certo l’orsa al sicuro. Nel frattempo, mentre l’orsa Jj4 veniva catturata e detenuta nel centro faunistico di Casteller, il 19 aprile la Provincia autonoma di Trento firma il decreto di abbattimento per l’orso Mj5 (ancora libero), decreto sospeso dal TAR il 22 aprile. Il 27 aprile Fugatti firma un decreto di abbattimento per l’orsa Jj4, ancora una volta sospeso dal TAR il 2 maggio.

L’orsa Jj4 è innocente

L’8 maggio la LEAL (Lega antivivisezionista) ha presentato una perizia veterinaria forense, da cui emerge l’innocenza dell’orsa Jj4. Secondo la perizia la dentatura (paragonabile alle impronte umane) non sarebbe, infatti, quella dell’orsa incriminata, ma di un maschio adulto.

Così si legge nel documento: “Sono state rilevate lesioni identificabili come da penetrazione di coppia di canini caratterizzate da una distanza tipica dei canini di un orso maschio adulto”.

La decisione del Consiglio di Stato

Le associazioni animaliste per dirimere la complessa questione si sono rivolte al Consiglio di Stato, ottenendo un ulteriore slittamento dell’ordinanza fino al 13 luglio, data in cui il Consiglio si riunirà per decidere la sorte dei due “problematici esemplari”.

Al momento i provvedimenti di abbattimento restano efficaci, ma congelati in attesa della decisione del Consiglio di Stato. Secondo il TAR infatti l’orsa Jj4 rientra “nella categoria degli orsi ad alto rischio per i quali la misura della rimozione è suggerita immediatamente dal rapporto Ispra Muse del gennaio 2021”.

Secondo il TAR del Trento “il Presidente della provincia ha correttamente ascritto l’orsa Jj4 al massimo livello di pericolosità previsto dal Pacobace, e quindi ha adottato una misura proporzionalmente adeguata quale l’abbattimento. Inoltre non sussistono in provincia di Trento strutture idonee alla captivazione permanente dell’animale”.

Nel frattempo, è allo studio un piano di trasferimento (Romania) presentato dalla LAV su cui la Provincia Autonoma di Trento è stata chiamata a decidere dallo stesso TAR di Trento, anche se in realtà questa iniziativa non è prevista dall’ordinamento.

Foto da depositphotos.com

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