Farmaci in borsa? VIETATI: ora bastano per finire in manette: il nuovo pugno duro del Governo | Ufficiale scattano i controlli a tappeto

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Giappone vietati farmaci in borsa_Donnaclick

Farmaci in valigia_Donnaclick (Depositphotos.com)

Viaggiare con medicinali può sembrare un’abitudine innocua, ma alcune destinazioni impongono regole severe che pochi conoscono.

Un banale farmaco da banco che usiamo per raffreddori, sinusiti o dolori quotidiani può trasformarsi, senza saperlo, in un problema doganale. E no, non parliamo di sostanze illegali o narcotici. Anche medicinali comunemente prescritti o acquistabili senza ricetta possono diventare un rischio, se portati nel posto sbagliato.

Sempre più viaggiatori si ritrovano inconsapevolmente in difficoltà per aver messo in valigia medicine apparentemente innocue. Ciò che in Europa o negli Stati Uniti è considerato normale, altrove può costare caro. Un banale spray nasale o un antistaminico potrebbero bastare per attirare l’attenzione delle autorità locali.

La situazione si complica quando il Paese di destinazione ha norme doganali molto rigide e una lista nera di principi attivi vietati. Anche una prescrizione medica può non essere sufficiente a giustificare l’ingresso di certi farmaci, e l’ignoranza delle regole non protegge dalle conseguenze.

I farmaci contenenti sostanze stimolanti, come pseudoefedrina o codeina, sono spesso nel mirino. E sono proprio questi a rientrare in tantissime formulazioni comuni contro allergie, influenza o tosse. Non servono quantità eccessive per destare sospetti: basta una confezione nella borsa.

Controlli sempre più rigidi per i viaggiatori: cosa cambia

Le autorità doganali hanno intensificato i controlli negli aeroporti internazionali, soprattutto nei confronti dei passeggeri in arrivo da Paesi occidentali. Le nuove misure sono parte di un piano per tutelare la salute pubblica e prevenire l’introduzione di sostanze considerate pericolose secondo le normative locali.

Le regole non distinguono tra farmaci da banco e medicinali salvavita: in entrambi i casi, è necessario verificare in anticipo se il farmaco sia ammesso. E per chi necessita di trattamenti specifici per condizioni croniche, è richiesto un permesso scritto, rilasciato solo dopo un iter burocratico piuttosto severo.

Giappone vietati farmaci in borsa_Donnaclick
Controlli in aeroporto_Donnaclick (Depositphotos.com)

Farmaci in borsa? Ecco dove rischi di finire in manette

In Giappone, uno dei Paesi con le leggi più severe al mondo sui medicinali, è ufficialmente scattata la tolleranza zero. Portare con sé farmaci comuni contenenti sostanze vietate, anche solo un flacone o un blister, può portare all’arresto immediato, indipendentemente dalla prescrizione. Il Governo giapponese ha annunciato un piano straordinario di controlli a tappeto nei principali aeroporti, e i casi recenti confermano che non si tratta di semplici avvertimenti.

Il consiglio degli esperti è chiaro: verifica sempre prima di partire. Consulta il Ministero della Salute giapponese o la tua ambasciata, e richiedi il certificato “Yakkan Shomei” se hai dubbi. Per viaggiare tranquilli, è meglio sostituire i farmaci vietati con equivalenti locali o viaggiare con la documentazione completa. In un Paese come il Giappone, precisione e rispetto delle regole non sono opzionali, sono l’unico modo per evitare di finire nei guai.