WhatsApp, ora per un messaggio ti becchi 600€ di multa | È legge, ma nessuno lo sa: quando la chat ti inguaia fino al collo
WhatsApp - Donnaclick.it (Fonte Pixabay)
Un gesto che sembra innocuo può costarti caro, anche se non lo immagini. E la legge è più chiara di quanto immagini.
Sempre più automobilisti vengono sorpresi a usare lo smartphone mentre sono al volante, convinti che una rapida occhiata a WhatsApp o una risposta veloce ad un messaggio non comporti reali conseguenze, ma la realtà è ben diversa. Le distrazioni da telefono sono una delle prime cause di incidenti stradali in Italia.
Scrivere, leggere, toccare lo schermo, anche solo per cambiare canzone, equivale a guidare con gli occhi chiusi per diversi secondi. L’uso del cellulare, anche nei momenti in cui l’auto è apparentemente ferma – al semaforo, in coda o al casello – è comunque vietato. E chi infrange questa norma rischia grosso.
Il Codice della Strada è chiaro: chi viene sorpreso a usare il cellulare alla guida, senza auricolare o vivavoce, si espone a sanzioni salate. Il problema è che molti italiani continuano a sottovalutare la portata della legge, nonostante le campagne informative e i controlli della Polizia Stradale.
Il divieto vale per tutte le attività: rispondere a una chiamata, mandare un vocale, controllare le notifiche. Ogni azione che distoglie lo sguardo dalla strada o le mani dal volante è considerata pericolosa e sanzionabile. Il fatto che molte auto siano ormai dotate di sistemi bluetooth non cambia la sostanza: lo smartphone in mano resta vietato.
Multa shock per un semplice messaggio
La sanzione prevista va da 161 a 647 euro, con la decurtazione automatica di 5 punti dalla patente. Se l’infrazione viene ripetuta entro due anni, scatta anche la sospensione della patente da uno a tre mesi. La legge non fa sconti nemmeno se il telefono viene usato durante una sosta temporanea causata dal traffico.
Ecco dove molti cadono in errore: anche quando sei fermo in fila o al semaforo, il veicolo è ancora considerato “in marcia” secondo la legge. Questo significa che non puoi usare il telefono in nessuna forma, a meno che non sia con vivavoce o auricolare con un solo orecchio libero. L’unico modo legale per usare lo smartphone in auto è accostare e fermarsi completamente fuori dalla carreggiata.

WhatsApp ti può rovinare la giornata (e la patente)
La vera sorpresa? Anche solo scrivere o leggere un messaggio su WhatsApp può farti beccare fino a 647 euro di multa, anche se sei fermo al semaforo o in coda. La legge c’è, è già in vigore, ma pochi lo sanno. Basta che un agente ti veda con il telefono in mano e il verbale parte, senza bisogno di contestazione immediata se ci sono motivi validi.
Se l’infrazione è contestata a distanza – per esempio tramite telecamere o pattuglie che non possono fermarti – riceverai la multa a casa. E per opporla servono prove concrete, come testimoni o documenti. Inoltre, se l’uso del telefono ha causato un incidente, le autorità possono anche sequestrare il dispositivo per controllare chat, chiamate e cronologia. Insomma, quel messaggio può costarti ben più di una distrazione.
