Lo dai sempre ai tuoi bambini ma contiene ARSENICO: se non lo prepari così l’intossicazione è solo questione di tempo
Arsenico elemento tavola periodica_(Depositphotos.com)_Donnaclick
Molti alimenti che consideriamo sani possono nascondere insidie se consumati spesso o nel modo sbagliato.
In molte famiglie, soprattutto quelle con bambini piccoli, c’è un alimento che finisce spesso nei piatti. È versatile, leggero, senza glutine, e piace praticamente a tutti, ma pochi sanno che, se non preparato correttamente, può contenere una sostanza tossica per l’organismo, capace di accumularsi nel tempo.
L’errore più comune? Pensare che tutto ciò che è considerato “salutare” sia anche innocuo. Niente di più sbagliato. La scienza e l’esperienza clinica ci ricordano che anche i cibi più rassicuranti possono, in determinate condizioni, diventare un rischio per la salute, soprattutto dei più piccoli.
Non si tratta di allarmismo, ma di consapevolezza. Alcuni alimenti che fanno parte della nostra dieta quotidiana possono contenere sostanze pericolose come mercurio, ossalati o, come in questo caso, l’arsenico. Sostanze naturali, sì, ma con un effetto tossico sul lungo periodo.
Il problema nasce soprattutto quando si tende a ripetere sempre gli stessi alimenti, magari per comodità o abitudine. Una dieta poco variata, infatti, non solo espone a carenze nutrizionali, ma può favorire l’accumulo di composti dannosi, soprattutto nei bambini, che hanno un organismo più vulnerabile.
I rischi nascosti nella routine alimentare
Tra le abitudini più diffuse, specialmente nelle diete gluten free o in fase di svezzamento, ce n’è una che può avere conseguenze insospettate: affidarsi sempre allo stesso cereale come base per i pasti. È una scelta che sembra sicura, ma che può nascondere una trappola silenziosa, invisibile al gusto e all’olfatto.
Anche i prodotti derivati da questo alimento, che spesso vengono dati ai bambini per merenda o come spuntino, sembrano innocui ma possono contenere concentrazioni ancora più elevate della sostanza incriminata. La buona notizia? Con pochi accorgimenti si può ridurre il rischio in modo significativo.

L’alimento insospettabile: ecco come trattarlo
Il cibo di cui stiamo parlando è il riso, spesso presente nella dieta dei bambini per la sua digeribilità. Il riso, però, può contenere arsenico inorganico, un contaminante che si accumula nel suolo e nell’acqua e che può essere assorbito durante la coltivazione. Lo ha ricordato l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e lo ha confermato anche uno studio su JAMA Pediatrics, che ha trovato livelli più alti di arsenico nelle urine dei bambini che consumavano regolarmente prodotti a base di riso.
La soluzione non è eliminare il riso, ma cambiarne il metodo di preparazione. Gli esperti consigliano di lavarlo più volte con abbondante acqua e cuocerlo in grande quantità d’acqua, da scolare a fine cottura, come si fa con la pasta. In questo modo si può ridurre significativamente la presenza di arsenico. Inoltre, è fondamentale non abusare di prodotti come gallette, latte di riso e riso soffiato, spesso più contaminati del chicco stesso. Alternare con altri cereali in chicco, come farro, miglio, quinoa e avena, è una scelta più sicura e altrettanto nutriente.
