Sabrina Ferilli contro l’avanzare del tempo: “Meglio morire giovani che vecchi e brutti”

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Sabrina Ferilli si racconta: dalla serie “Gloria” al politicamente corretto, passando per il suo controverso personaggio e i sogni nel cassetto

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“Invecchiare è un’ingiuria. Non si fa. Si dovrebbe morire anche cinque, sei anni prima di quelli previsti, ma lasciandoti però un corpo di trenta, quaranta anni al massimo”. Non usa mezzi termini Sabrina Ferilli, attrice 59enne, durante la presentazione al Palazzo Reale di Napoli della serie “Gloria” che ha ricevuto il Nastro d’Argento alla serialità dal Sindacato Giornalisti Cinematografici.

Il personaggio di Gloria: una sfida per Sabrina Ferilli

Sabrina Ferilli interpreta il controverso personaggio di Gloria, un’attrice ormai a fine carriera che gira solo spot pubblicitari e non si rassegna all’oblio in cui è caduta. “Questo aspetto della serie è stato abbastanza liberatorio, ovvero poter raccontare quando non si è più giovani”, dice l’attrice romana. Il personaggio di Gloria è stato una sfida, come spiega la Ferilli: “È un personaggio che ho amato molto, ma ho avuto paura di fare. Mi ha convinta Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, perché è partita proprio da lei questa proposta. Un giorno mi chiama e mi dice: ‘Trovo giusto che torni in Rai da cui manchi da dieci anni’. Mi fa poi leggere questo copione”.

Da madri coraggio a una “pazza traditrice”: il cambiamento di rotta della Ferilli

All’inizio l’attrice era dubbiosa, abituata a interpretare personaggi dal forte impegno sociale. “I miei ruoli sono sempre stati caratterizzati da un impegno civile o sociale, sono sempre state madri coraggio, da Bibbiano all’Ilva, e qui mi propongono una pazza traditrice, una madre sconsiderata, una che gioca con la malattia pur di avvantaggiarsi nella professione”. Alla fine però si è lasciata convincere: “Mi sono detta: questo è un azzardo, è un personaggio dissacrante, ma alla fine mi sono divertita. Anzi è stata una boccata di ossigeno, nonostante Gloria sia il personaggio che fa meno simpatia, perché è una donna che mente e tutti gli altri sono sue vittime”.

Sabrina Ferilli sugli influencer e i sogni nel cassetto

Nella serie sono protagonisti anche alcuni influencer. Cosa pensa Sabrina Ferilli di questa nuova categoria professionale? “Non li amo molto, ma il problema sono piuttosto le fake news che girano in rete, non loro. Se gli influencer si limitano a vendere le creme che problema c’è”. La Ferilli confessa poi un sogno nel cassetto ormai irrealizzabile: “Fino a qualche anno fa volevo fare Anita Garibaldi, ma oramai con l’età non mi posso più permettere di fare certi personaggi femminili. Mi sarebbe piaciuto tantissimo anche interpretare Anna Karenina, ma non ci sono riuscita”.

L’attrice contro il politicamente corretto e la rappresentazione degli uomini deboli

Infine qualche considerazione su temi di stretta attualità. Riguardo al politicamente corretto afferma senza mezzi termini: “Penso che mi fa schifo e che non difende niente e nessuno, il politicamente corretto è solo una moda che finirà”. Sulla rappresentazione di uomini deboli e frustrati che si vede troppo spesso nei film odierni, taglia corto: “Anche qui è tutta una moda. Non è vero che sia così. È come il politicamente corretto, adesso vengono rappresentati come deboli e frustrati, ma non credo sia la realtà”.