Eurovision Song Contest 2022, Russia e Ucraina parteciperanno?

di Manuela Zanni


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Sebbene possa sembrare effimero  di fronte alle immagini degli ucraini che lasciano le proprie case e si rifugiano nei tunnel delle metro, la guerra tra Russia e Ucraina ha conseguenze dirette su uno dei grandi eventi europei, l’Eurovision Song Contest. Tanto da essere oggetto di una richiesta ufficiale da parte della tv pubblica ucraina all’EBU.

Le ripercussioni della guerra in Ucraina sul panorama musicale europeo

La Russia bombarda l’Ucraina e l’Europa si risveglia con una nuova guerra da affrontare. Mentre la tv racconta in diretta gli eventi da Kiev e il pensiero è ovviamente rivolto agli sforzi internazionali perché il conflitto si risolva rapidamente, la situazione politica ha una qualche ripercussione – certo minima, rispetto al resto – anche sulla scena musicale europea.

La Tv ucraina chiede all’EBU l’espulsione delle reti radio televisive russe

A poche ore dall’attacco russo nei territori ucraini, la Tv pubblica ucraina ha richiesto ufficialmente all’EBU di espellere le reti radio televisive controllate dalla Russia, tra cui Channel One – tanto amata per Ciao 2021 – e la All-Russian State Television and Radio Broadcasting Company (abbreviata in VDTRK). Una richiesta che la tv pubblica ucraina, la JSC NSTU, ha indirizzato alla presidente della EBU, Delphine Ernotte Cunci, chiedendo anche l’estromissione della Russia dall’Eurovision, vista la violazione del regolamento della manifestazione.

cantanti ucraini in sfida per l’Eurovision

La Russia ha violato anche il regolamento dell’Eurovision

Il regolamento dell’Eurovision nel paragrafo (ii) della Sezione 2.7  – dedicata ai valori della manifestazione – recita che:
le emittenti partecipanti debbano rispettare in ogni momento i valori EBU e ESC – ovvero Universalità, Indipendenza, Eccellenza, Diversità, Responsabilità, Innovazione, Uguaglianza e Inclusività – e si impegnano affinché nessun concorrente, delegazione o paese sia discriminato e/o ridicolizzato in alcun modo”. Una situazione che la guerra in corso rende evidentemente incompatibile con la compartecipazione di tutti i Paesi finora annunciati.

La richiesta della tv pubblica ucraina

JSC NSTU chiede sostegno e protezione dei valori dell’EBU. Lo scorso 21 febbraio la Federazione Russa ha deciso di riconoscere “l’indipendenza” dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina – la cosiddetta “Repubblica popolare di Luhansk” e “Repubblica popolare di Donetsk”. Con tali azioni, la parte russa ha ignorato il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e ha violato la sovranità e l’integrità territoriale dello stato dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. Tali azioni sono il risultato della politica aggressiva a lungo termine della Russia, attuata in parte attraverso la propaganda di emittenti come Channel One e la All-Russian State Television and Radio Broadcasting Company […] che sono state il portavoce del Cremlino e uno strumento chiave di propaganda politica finanziato dal bilancio statale russo. Violando i valori dell’EBU, queste reti diffondono costantemente e sistematicamente informazioni false e scorrette, violano gli standard giornalistici, diffondono ostilità e sono un elemento guida della guerra dell’informazione del governo russo contro l’Ucraina e il resto del mondo civile. Pertanto si chiede di avviare la procedura di cessazione dell’iscrizione di Channel One”.

La richiesta di esclusione della Russia dall’Eurovision Song Contest

Si passa poi direttamente all’Eurovision Song Contest, per la quale è partita anche una campagna social sotto l’hashtag #EurovisionWithoutRussia. “Chiediamo all’UEM di considerare, quanto prima, l’esclusione della Russia dall’Eurovision Song Contest 2022 per la violazione del regolamento. […] Ricordiamo che l’ESC è nato dopo la seconda guerra mondiale per unire l’Europa. […] La partecipazione della Russia, che ha aggredito uno stato membro e ha violato il diritto internazionale mina l’idea stessa della competizione.[…] L’esclusione della Russia dall’ESC sarebbe una risposta forte della comunità internazionale alle inaccettabili e illegali aggressioni della Federazione Russa”.

La risposta dell’EBU

 

Una prima risposta sarebbe arrivata già nella tarda mattinata del 24 febbraio, a poche ore dall’attacco, con una mail riservata ai Paesi membri di cui dà conto la SVT, la tv pubblica svedese. “Siamo un evento apolitico. Lo scopo del concorso è unire le nazioni e celebrare la differenza attraverso la musica. Sia la Russia che l’Ucraina sono state già invitate e per ora prevediamo di accogliere entrambi i paesi a maggio” si legge nella mail, stando a una news pubblicata dalla SVT.

La televisione svedese contraria alla posizione dell’EBU

La tv pubblica svedese si è detta contraria alla decisione dell’EBU, invitando l’Unione a ripensarci. Vedremo se ci saranno altre decisioni. Come ricorda l’Ucraina, le dimostrazioni di forza della Russia non sono nuove: neanche l’occupazione della Crimea portò a sanzioni dall’EBU. Ora, per la Svezia, la situazione sarebbe troppo grave per essere ignorata. Non resta che attendere ulteriori aggiornamenti.

 

 

 

 

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