Nuove accuse di razzismo per Buckingham Palace?

di Alice Marchese


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Un’altra bufera rischia di abbattersi su Buckingham Palace, riportando di nuovo a galla le recenti accuse di razzismo mosse alla famiglia da Meghan e Harry.

Recenti accuse di razzismo

Secondo un’inchiesta del The Guardian, sarebbero stati resi noti dei documenti. Riporta così Vanity Fair. “I lavori impiegatizi non sono destinati a immigrati di colore o stranieri”. Si legge in uno di questi documenti, risalente alla fine degli anni Sessanta.

Gli immigrati, in realtà, potevano essere assunti, ma solo per ricoprire mansioni secondarie, come quelle di servizio. Non è chiaro quando questa pratica sia terminata, ma stando al The Guardian nei decenni successivi la corte avrebbe aggirato una serie di leggi contro le discriminazioni razziali.

La regina Elisabetta sarebbe stata esentata per più di 40 anni dal seguirle, grazie a un cavillo: persone residenti nel Regno Unito da meno di cinque anni non avrebbero potuto ricoprire ruoli importanti nella gestione del palazzo.

Risposta di Buckingham Palace

“Le accuse sulla base di un resoconto di seconda mano di conversazioni di oltre 50 anni fa non dovrebbero essere usate per trarre o dedurre conclusioni su fatti o azioni odierne. La famiglia reale e il sovrano rispettano i requisiti dell’Equality Act in principio e in pratica”.

Non è possibile sapere se la discriminazione fosse una pratica consolidata o solamente episodica.

E non è un caso che la questione sia stata tirata fuori in questo momento. Lo scorso marzo avevano fatto molto scalpore le parole di Harry e Meghan sul presunto atteggiamento razzista del palazzo. Pare che una persona di famiglia abbia più volte espresso preoccupazione per il tono della pelle che avrebbe avuto il piccolo Archie una volta nato.

Pare che i Sussex saranno invitati al Giubileo di platino della sovrana. «È un evento di famiglia, saranno invitati assolutamente», ha confidato un insider a Page Six.

“Non possiamo rivelare chi sia stato”

persistono ancora le discussioni soprattutto per quanto concerne l’accusa di razzismo.
Nonostante non si siano soffermati sull’identità di chi abbia discriminato un membro della royal family, l’affermazione ha destato notevole scalpore.

«Sarebbe troppo dannoso nei suoi confronti», ha spiegato l’ex attrice. Creando quindi una sorta di «caccia al razzista» all’interno di casa Windsor: la frase incriminata è «non sappiamo quanto scura sarà la pelle del bambino», gli unici al riparo dalle critiche sono la regina Elisabetta e il marito Filippo. «Non possiamo rivelare chi sia stato a pronunciare determinate parole, ma non loro due», hanno chiarito i Sussex.

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