Ultim’ora: a gennaio nuova TASSA SULLE CASALINGHE | Follia assoluta INAIL: anche se non hai lo stipendio ti tocca pagare

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Tassa casalinghe assicurazione INAIL_Donnaclick

Donna con ferro da stiro in mano_(Depositphotos.com)_Donnaclick

In arrivo novità importanti per chi si prende cura della casa e della famiglia a tempo pieno.

Non bastava il caro bollette, l’inflazione e il continuo saliscendi dei prezzi. Ora, a infiammare le discussioni sui social, è un nuovo allarme che riguarda milioni di cittadini italiani: una nuova tassa a carico delle casalinghe. La notizia corre veloce, con toni drammatici, tra chi parla di “ennesima follia burocratica” e chi teme di dover sborsare altri soldi, pur senza avere uno stipendio.

L’indignazione si è accesa in particolare su un punto: il pagamento obbligatorio da parte di chi svolge lavoro domestico a titolo gratuito. E allora è subito esplosa la polemica: come si può imporre una tassa a chi lavora in casa, spesso senza alcun riconoscimento economico? La questione, però, è più complessa di quanto sembri.

Dietro il presunto balzello si nasconde infatti una misura già esistente, destinata a rinnovarsi nel 2025. Il polverone sollevato sui social ha messo in ombra la reale natura di questo obbligo, alimentando disinformazione e inutili allarmismi. Parliamo, per la precisione, dell’assicurazione contro gli infortuni domestici prevista dall’INAIL.

Si tratta di una forma di tutela che, negli anni, ha cercato di valorizzare il lavoro invisibile e silenzioso di chi si prende cura quotidianamente della casa e della famiglia. Un impegno spesso dato per scontato, ma che comporta anche rischi reali. Secondo le stime, ogni anno migliaia di incidenti avvengono proprio tra le mura domestiche. La notizia è che, in alcuni casi, questa assicurazione è obbligatoria.

Protezione obbligatoria per chi lavora in casa

L’assicurazione INAIL per gli infortuni domestici è obbligatoria per tutte le persone tra i 18 e i 67 anni che si occupano della casa in modo esclusivo e gratuito. Non vale solo per le donne: anche uomini, studenti, disoccupati, pensionati sotto i 67 anni e lavoratori in cassa integrazione rientrano tra i destinatari.

Il costo annuo della polizza è di 24 euro, non frazionabili, ma deducibili fiscalmente. Se il reddito del nucleo familiare è basso (sotto i 9.296,22 euro), l’assicurazione è gratuita e a carico dello Stato. Chi è già iscritto riceverà l’avviso di pagamento entro fine anno, e il termine per il rinnovo è fissato al 31 gennaio 2025.

Tassa casalinghe assicurazione INAIL_Donnaclick
Infortunio domestico_(Depositphotos.com)_Donnaclick

Ecco cosa c’è davvero dietro la “nuova tassa”

Quindi no, non si tratta di una nuova tassa folle né di un’imposizione a sorpresa: è il rinnovo dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici, in vigore da anni. Ma la comunicazione ha fatto il botto per la sua tempistica e per l’allarmismo online, facendo passare per una novità ciò che è in realtà un obbligo già esistente, benché poco conosciuto.

Chi paga e si infortuna durante le attività domestiche può ottenere un risarcimento in caso di inabilità permanente, fino a 1.454 euro al mese, o un assegno una tantum di oltre 300 euro. Nei casi più gravi, è previsto anche un assegno per l’assistenza continuativa o per i superstiti. Una forma di tutela poco pubblicizzata ma che, in caso di incidente, può fare la differenza.