Ultim’ora sanità, “C’è una nuova epidemia in Italia, vi distrugge la pelle e i reni”: italiani attenti a dove andate a mare
Donna accusa prurito al braccio_Donnaclick
Boom di casi di scabbia in Emilia-Romagna e Lazio: aumenta il rischio contagio nelle strutture collettive, scuole e famiglie numerose.
In Italia torna un nemico dimenticato della pelle. Si tratta della scabbia, un’infezione parassitaria antica che oggi registra una recrudescenza preoccupante, in particolare in Emilia-Romagna e nel Lazio. A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST).
A causarla è il Sarcoptes scabiei, un acaro invisibile a occhio nudo che scava cunicoli nella pelle per deporre le uova. Il sintomo più evidente è un prurito intenso, spesso notturno, accompagnato da lesioni localizzate tra le dita, sui polsi e in altre aree sensibili.
Il contagio avviene quasi sempre per contatto diretto prolungato, rendendo vulnerabili gli ambienti in cui si vive a stretto contatto: RSA, ospedali, scuole, famiglie numerose e centri d’accoglienza. La diagnosi precoce è fondamentale per interrompere la catena di trasmissione.
Secondo i dati diffusi durante il Congresso Nazionale SIDeMaST 2025, la curva dei contagi è in forte crescita. A Bologna si segnalano picchi stagionali e una trasmissione favorita da condizioni abitative precarie. Nel Lazio, dopo il calo del 2020 dovuto al lockdown, i casi sono aumentati del 170% tra il 2022 e il 2023.
Casi in aumento, strutture sotto pressione
Le strutture più colpite sono quelle di lunga degenza, dove i focolai sono aumentati del 750% in soli tre anni. Il contatto stretto tra pazienti, la convivenza forzata e la resistenza ai trattamenti tradizionali rendono il contenimento difficile.
A rischio sono soprattutto bambini, adolescenti e anziani, ma anche chi vive in condizioni di disagio sociale. La scabbia è fastidiosa ma curabile con trattamenti topici come la permetrina al 5% o il benzoato di benzile. Tuttavia, l’efficacia dipende dalla tempestività della cura e dal trattamento simultaneo di tutti i contatti stretti.

Una complicanza rara ma grave
In rari casi, la scabbia non trattata può provocare complicazioni sistemiche. Tra queste, la glomerulonefrite, un’infiammazione renale potenzialmente grave, che si sviluppa a seguito dell’infezione cutanea non curata. Inoltre, le lesioni cutanee croniche possono causare infezioni batteriche sovrapposte e danni permanenti alla pelle.
Con l’estate alle porte, l’invito degli esperti è chiaro: attenzione ai luoghi affollati, soprattutto spiagge e stabilimenti con docce comuni. La prevenzione parte dall’igiene, ma anche dall’informazione. I sintomi non vanno ignorati: riconoscerli in tempo è il primo passo per proteggersi e proteggere chi ci sta vicino.
