Referendum eutanasia legale raggiunge 500 mila firme

di Alice Marchese


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Continua il referendum per la legalizzazione dell’eutanasia e sono state registrate più di 500 mila le persone che hanno firmato. Oltre 70 mila raccolte online.

Referendum per la legalizzazione dell’eutanasia

A renderlo ufficializzale sono Filomena Gallo e Marco Cappato, a nome del Comitato promotore referendum Eutanasia legale e dell’Associazione Luca Coscioni.
Lo affermano entrambi come riporta l’Ansa.

“Nell’esprimere profonda gratitudine per le migliaia di volontarie e volontari che stanno dedicando parte delle proprie vacanze a fornire il servizio pubblico dell’esercizio del diritto al referendum vogliamo sottolineare che la raccolta firme naturalmente prosegue con ancora maggiore forza, con l’obiettivo di raccoglierne almeno 750.000 entro il 30 settembre in modo da mettere in sicurezza il risultato da ogni possibilità di errori nella raccolta, ritardi della Pubblica amministrazione e difficoltà nelle operazioni di rientro dei moduli”.

Vatican News mons

Ad opporsi a questa concezione è il Vatican News mons. Il presidente della Pontificia Accademia per la Vita Vincenzo Paglia si è pronunciato a riguardo. “C’è la tentazione di una nuova forma di eugenetica: chi non nasce sano non deve nascere. E insieme con questo c’è una nuova concezione salutistica per la quale chi è nato e non è sano, deve morire. È l’eutanasia. Questa è una pericolosa insinuazione che avvelena la cultura. Si sta man mano incuneando nella sensibilità della maggioranza una concezione vitalistica della vita, una concezione giovanilistica e salutistica in base alla quale tutto ciò che non corrisponde ad un certo benessere e ad una certa concezione di salute viene espulso”.

Questa iniziativa ha coinvolto tantissimi giovani e la fascia d’età degli anziani.

Chi è Marco Cappato

Marco Cappato è il tesoriere dell’Associazione Coscioni e promotore della campagna sull’eutanasia legale. Si è espresso durante un’intervista per La Repubblica. Ha raccontato di quanto fosse sorpreso del risultato ottenuto visto il periodo che stiamo attraversando. Con il Covid19 è difficile spostare l’attenzione su altre tematiche a meno che non sconvolgano totalmente l’assetto della nostra vita, eppure quella dell’eutanasia è qualcosa che sta a cuore alla popolazione italiana.

Le parole di Marco Cappato per l’eutanasia

“Non così. Come Associazione Coscioni abbiamo presentato il quesito ad aprile. Eravamo ancora nel cuore della pandemia e prevaleva in alcuni di noi la paura che un referendum, che ha per oggetto la morte, potesse spaventare. In effetti nei talk nessuno ne ha mai parlato, si parla solo di green pass, i giovani non li guardano i talk”.

Alla domanda “Cosa vi dicevano ai banchetti?”, ha risposto.
“Ogni volta che ci sono andato io si è sempre presentato un cittadino, giovane o vecchio, che mi ha raccontato di avere, o di avere avuto, un parente ammalato di Sla o di tumore. E di avere provato pena per quella sofferenza. È un’esperienza molto comune in tantissime famiglie. Mi guardano negli occhi e mi dicono: ‘Grazie!'”.

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