Ultim’ora INPS, “Andate in pensione senza aver mai lavorato”: cittadini ci potete andare proprio tutti | Passata la legge
Donna matura davanti al computer_Donnaclick
Una nuova misura INPS potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui alcuni cittadini accedono a un sostegno economico dopo i 67 anni.
L’Italia si prepara ad affrontare una nuova fase sul fronte delle pensioni e delle prestazioni assistenziali. Tra inflazione crescente, aumento del costo della vita e cambiamenti normativi, molte famiglie guardano con attenzione alle mosse dell’INPS e del governo.
In particolare, chi si avvicina all’età pensionabile o si trova in condizioni economiche difficili spera in nuove opportunità per ottenere un aiuto concreto. Le novità sul tavolo riguardano soprattutto chi non ha mai versato contributi o ha alle spalle una carriera lavorativa discontinua.
Ogni anno, i decreti ministeriali legati alla rivalutazione delle prestazioni sociali possono introdurre piccole o grandi modifiche che impattano migliaia di cittadini. Il 2025 non fa eccezione: nuove soglie, aggiornamenti sugli importi e criteri rivisti stanno prendendo forma.
Le riforme e gli aggiustamenti non riguardano solo i lavoratori dipendenti o autonomi. Anche le persone fuori dal mercato del lavoro — per scelta o necessità — sono coinvolte. E proprio per loro si apre una possibilità inaspettata quanto decisiva.
La pensione anche senza contributi
Dal 2025 sarà possibile ricevere un sostegno economico mensile dall’INPS anche senza aver mai lavorato. La misura è nota come “assegno sociale” e si rivolge a chi ha compiuto 67 anni e si trova entro specifiche soglie di reddito. Non serve alcun requisito contributivo: basta avere redditi annui inferiori a 6.993 euro per i single o 13.986 euro se coniugati, per ottenere — interamente o in parte — l’assegno mensile.
Nel 2025 l’importo pieno dell’assegno sociale salirà a 538,69 euro al mese, grazie all’aumento dello 0,8% previsto dal decreto pubblicato il 27 novembre 2024. L’erogazione dipende dal reddito individuale o familiare: chi percepisce, ad esempio, 200 euro al mese da affitti o altre fonti, riceverà la differenza fino a coprire l’importo massimo previsto.

Chi ne ha diritto e come fare domanda
L’assegno sociale può essere richiesto da chi ha 67 anni e si trova in stato di bisogno economico. Non serve aver lavorato o versato contributi. È sufficiente presentare domanda all’INPS, allegando la documentazione reddituale richiesta. La misura è pensata per garantire una base economica a chi altrimenti resterebbe senza alcun supporto.
Per chi vive da solo e non ha alcuna entrata, l’assegno può rappresentare una risorsa fondamentale. Anche chi possiede una seconda casa in affitto o riceve un piccolo reddito può comunque beneficiarne in forma ridotta. Una svolta importante per tante persone fino a oggi escluse da qualsiasi forma di pensione.
