Enrico Brignano in tribunale a Prato, cos’è successo?
L’attore Enrico Brignano in tribunale a Prato. L’accusa, contenuta in un esposto presentato nel 2020, è arrivata oggi davanti al giudice. Sul banco degli imputati un commerciante di auto storiche di Montemurlo. In ballo diverse migliaia di euro. Brignano si difende: “Ho venduto una 500 Spiaggina ma sono stato truffato“.
Cosa ha detto Enrico Brignano al giudice
“Giudice, mi sono fidato e ho firmato il passaggio di proprietà prima di intascare per intero i 30mila euro pattuiti per la vendita della mia 500 Spiaggina. Ho visto solo l’anticipo di 7mila euro e niente altro, sono stato truffato perché ho ceduto la macchina ad un commerciante che a sua volta l’ha venduta a 40mila euro senza però pareggiare i conti con me”. A parlare, in qualità di parte lesa, è stato l’attore e showman Enrico Brignano, comparso oggi, mercoledì 16 marzo, davanti al giudice del tribunale di Prato, Elisa Romano, per denunciare la truffa di cui sarebbe rimasto vittima nel 2019 quando decise di disfarsi della sua amata macchina da collezione, una 500 del 1974 trasformata, come previsto dal libretto di circolazione, in una Spiaggina praticamente identica al modello originale del 1957.
Un’auto che per qualche tempo ha segnato la carriera di Brignano che l’ha usata per uno show su Canale 5 e per altri spettacoli. Sul banco degli imputati Giuseppe Carulli, commerciante di Montemurlo specializzato nel restauro e nella compravendita di auto storiche. Brignano e Carulli si conobbero ad una fiera a Padova. Esposta nello stand del commerciante anche una Mercedes molto datata che attirò l’attenzione dell’attore. “Dissi a Carulli che l’avrei comprata ma che prima dovevo liberarmi della mia Spiaggina e fu lui ad offrirsi per trovare un acquirente – ha ricordato Brignano che, assistito dall’avvocato Isabella Costantini del foro di Latina si è costituito parte civile – ci mettemmo d’accordo per 30mila euro e dopo qualche giorno lui venne a Roma, con un carro attrezzi, per prendere la macchina e portarla a Prato. Io consegnai tutto: accessori originali, il libretto di circolazione e anche il certificato Asi. Dopo l’acconto di 7mila euro, firmai il passaggio di proprietà e da allora è stato difficilissimo parlare con Carulli che una volta mi rispose al telefono solo perché lo chiamai con un numero diverso dal mio. Il resto dei soldi non li ho mai visti ma lui quella macchina l’ha venduta ad un collezionista che gli ha dato 40mila euro”.
La conferma da parte dei testimoni
A testimoniare, confermando la versione dell’attore, sono stati i suoi collaboratori e anche il nuovo proprietario della 500 Spiaggina: “La comprai da Carulli pagandola con due acconti e una saldo, come dimostrano i bonifici”. Brignano si presentò un paio di volte nel salone di Montemurlo per chiedere i soldi e pur di mettere fine a quella discussione fece firmare un impegno al commerciante per altri 9mila euro: ”Molto meno di quello che avevamo concordato – ha spiegato l’attore – ma io volevo mettere fine a questa storia e mi sono accontentato di molto meno anche perché temevo che le discussioni potessero finire male e che si potesse andare alle mani. Peccato poi che quei soldi non li ho mai ricevuti, e allora ho fatto un esposto e ho denunciato tutto”. Le indagini furono affidate dalla procura alla polstrada che ha ricostruito i passaggi di mano della macchina e il flusso dei soldi in entrata e in uscita dalle casse dell’imputato.
Prossima udienza a giugno.









