Cosa non si deve fare il Venerdì Santo per la Chiesa Cattolica?

di Manuela Zanni


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Sono diversi i precetti a cui, ogni anno, i cattolici  si devono attenere durante il periodo della Quaresima. Tuttavia ancora in tanti non hanno le idee chiare e si chiedono cosa possono e non possono fare in Quaresima, cercando di assicurarsi di non infrangere le regole ufficiali della Chiesa cattolica.

Cosa non devono fare i cattolici durante la Quaresima?

A dire il vero, i cattolici in Quaresima possono fare molte cose, e l’osservanza moderna del periodo penitenziale è piuttosto semplice rispetto al passato. Basti pensare che, in passato,  la Chiesa istruiva i fedeli ad astenersi dalla carne tutti i giorni di Quaresima, non solo il venerdì. Questo è stato modificato ufficialmente dal Concilio Vaticano II, mantenendo il venerdì come giorno in cui non si mangia carne.

Cosa dice il codice di Diritto Canonico in proposito?

L’attuale Codice di Diritto Canonico elenca i requisiti minimi per i cattolici romani, istruendoli su quello che non hanno la facoltà di fare in Quaresima.

  • Can. 1250Sono giorni e tempi di penitenza nella Chiesa universale, tutti i venerdì dell’anno e il tempo di quaresima.
  •  Can. 1251Si osservi l’astinenza dalle carni o da altro cibo, secondo le disposizioni della Conferenza Episcopale, in tutti e singoli i venerdì dell’anno, eccetto che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità; l’astinenza e il digiuno, invece, il mercoledì delle Ceneri e il venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo.

Le regole a cui devono attenersi i cattolici durante la Quaresima

Parlando in senso stretto, queste solo le uniche “regole” aggiuntive che la Chiesa cattolica dà ai cattolici circa ciò che è permesso loro durante la Quaresima:

  • Astenersi dalla carne il Mercoledì delle Ceneri e tutti i venerdì, incluso il Venerdì Santo
  • Digiunare il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo

A chi è riservato e in cosa consiste il digiuno?

Si tenga presente che il digiuno è riservato alle persone che hanno tra i 18 e i 59 anni, e consiste tradizionalmente in questo, come ha chiarito la Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti: “Per i membri della Chiesa Cattolica Latina, le norme sul digiuno sono obbligatorie dai 18 anni ai 59. Quando digiuna, una persona può consumare un pasto completo e due pasti più piccoli che insieme non equivalgono a un pasto completo. Le norme circa l’astinenza dalla carne sono vincolanti per i membri della Chiesa Cattolica Latina dai 14 anni in su”.

Questa è la regola in generale, ma può essere adattata dalle Conferenze Episcopali locali. Oltre a queste due regole di base, i cattolici possono scegliere le proprie discipline penitenziali durante la Quaresima.

La legge divina vincola tutti i fedeli cristiani a fare penitenza ciascuno a proprio modo. Perché tutti siano uniti tra loro dall’osservanza comune della penitenza, tuttavia, vengono prescritti dei giorni penitenziali in cui i fedeli cristiani si dedicano in modo particolare alla preghiera, realizzano opere di pietà e di carità e rinnegano se stessi svolgendo i propri doveri con maggiore fedeltà e soprattutto osservando digiuno e astinenza”.

Le penitenze durante la Quaresima

Oltre ad astenersi dalla carne il Mercoledì delle Ceneri e il venerdì e a digiunare il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, i cattolici sono quindi tenuti a compiere qualche tipo di penitenza in Quaresima. È una cosa che dev’essere fatta per conto proprio, e un sacerdote o un direttore spirituale possono consigliare la persona sulle adeguate discipline quaresimali.

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