Ultim’ora, “Approvato il Superbonus Cinema”: ti pagano per stare seduto a guarda film | Alzati e vattelo a prendere
Ciak cinema_Donnaclick
In un’Italia dove tutto può succedere, anche andare al cinema può trasformarsi in un diritto risarcibile.
Siamo nel Paese delle mille contraddizioni, dove ogni giorno può accadere qualcosa che sfida il senso comune. Il mondo della giustizia italiana, tra sentenze creative e casi al limite dell’incredibile, non smette mai di stupire.
C’è chi viene assolto per aver servito del detersivo puro al bar, chi mostra le parti intime in pubblico ma viene scusato per problemi alla prostata. La giustificazione? L’una più surreale dell’altra, tutte rigorosamente a norma di legge.
Tra le sentenze che fanno discutere ci sono anche quelle che scivolano nel grottesco, come nel caso del giudice che ha riconosciuto una riduzione di pena grazie all’effetto “Cupido”, o chi ha ritenuto reato indossare abiti succinti.
Eppure, tra un sorriso amaro e un moto d’indignazione, c’è anche spazio per delle vere e proprie perle giuridiche. Sentenze che sembrano uscite da un copione comico, ma che sono perfettamente reali e depositate nei tribunali italiani.
Quando la giustizia fa spettacolo
Succede a Napoli: uno spettatore va al cinema, compra il biglietto, prende posto, ma prima dell’inizio del film è costretto a sorbirsi una sfilza interminabile di pubblicità. Infastidito, si rivolge al Giudice di Pace e – colpo di scena – ottiene ragione: 550 euro di risarcimento per “danno esistenziale”.
Una sentenza così ha scatenato ironie e commenti online. E qualcuno l’ha ribattezzata “Superbonus Cinema”, scherzando sul fatto che ora, con un po’ di pazienza e una buona dose di fortuna, si può essere pagati per stare seduti a guardare uno schermo. Il consiglio? “Alzati e vattelo a prendere”.

Le bizzarre sentenze delle aule di giustizia
Non è la prima né l’ultima volta che il sistema giudiziario produce decisioni così bizzarre da sembrare finzione. Ma quando la realtà supera la fantasia, il confine tra diritto e satira si fa sottile.
Che si tratti di detersivo spacciato per acqua minerale o di topi d’aula che premiano la pazienza degli spettatori, resta una verità inquietante: in Italia la legge può tutto. Anche trasformare una noiosa serata al cinema… in una rendita.
