La cantante Khrystyna Soloviy riscrive Bella Ciao per la resistenza ucraina

di Alice Marchese


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E’ la cantante Khrystyna Soloviy a riscrivere una nuova versione dell’inno della Resistenza italiana Bella ciao. Postato su Twitter, immediatamente è diventato virale. La canzone è il  simbolo della resistenza partigiana nel corso della Seconda Guerra Mondiale ed è stata riadattata per la guerra in Ucraina.

Khrystyna Soloviy riscrive Bella ciao

Molto famosa in Ucraina, ha postato su Twitter una nuova versione dell’inno della Resistenza italiana. E nel post scrive.

«La mia versione di una canzone popolare italiana. La dedico ai nostri eroi, alle forze armate e a tutti coloro che ora stanno combattendo per la loro patria». Il riferimento a «Bella Ciao» non è casuale: da giorni, infatti, gli ucraini stanno facendo resistenza, rallentando di fatto le operazioni militari dei russi guidati dal presidente Vladimir Putin.

Chi è Khrystyna Soloviy

E Khrystyna Soloviy è una delle tante donne che, da quando è iniziato il conflitto, stanno dimostrando con parole e fatti la propria posizione in merito.  Classe 1993, Khrystyna Soloviy è nata a Drohobych. La musica è una “questione di famiglia” e sin da giovane ha sviluppato il suo talento canoro.

In Ucraina è molto conosciuta e la sua carriera ha preso il via nel 2013 con la partecipazione alla versione nazionale della popolare trasmissione televisiva The Voice. Nel programma ha cantato moltissime canzoni popolari del suo Paese ed è arrivata sino alle semifinali. Conclusa l’esperienza televisiva ha pubblicato alcuni album.

Presente sui social, dove è molto seguita, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna ha scritto su Instagram: “L’unico regalo che le donne ucraine stanno aspettando è un cielo chiuso sopra l’Ucraina”.

Yelena Osipova e Nataliya Ableyeva

E Khrystyna Soloviy è una delle tante donne che, da quando è iniziato il conflitto, stanno dimostrando con parole e fatti la propria posizione in merito. C’è stata Yelena Osipova, quasi 80 anni, che durante la Seconda Guerra Mondiale ha vissuto sulla sua pelle il terribile assedio nazista di Leningrado, e adesso è scesa in piazza a San Pietroburgo per dire no alla guerra. Per poi essere portata via dalla polizia insieme a tanti altri manifestanti.

C’è stata Nataliya Ableyeva che ha preso in carico i figli di uno sconosciuto per accompagnarli oltre il confine e raggiungere la loro mamma. Gesti che hanno colpito, che hanno lanciato messaggi.

E poi ci sono le donne come Khrystyna Soloviy che dà voce alla rabbia della popolazione ucraina, e ancora Valerish la giovane fotografa che su TikTok racconta com’è vivere durante una guerra. Racconti, frammenti di vita, che arrivano a noi e che ci restituiscono le storie di chi sta vivendo il conflitto.

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