Agitu, Beatrice Zott: “”Voglio solo che le caprette di Agitu siano felici”

di Alice Marchese


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“Ti andrebbe di occuparti delle capre di Agitu?”: una chiamata inaspettata e tutto improvvisamente va per il verso giusto. Così la diciannovenne Beatrice, amica della famiglia di Agitu, si prenderà cura delle sue capre.
La ragazza abita nella valle, ama le caprette e conosceva la strabiliante donna somala uccisa durante le festività natalizie da un suo collaboratore. Beatrice Zott è una pastora della valle dei Mocheni .

“Teneva bene le sue capre”, dice Beatrice, com’è riportato da La Repubblica.
Beatrice è giovane, ma anche tanto esperta di gregge grazie alla sua preziosa esperienza. Una passione nata in famiglia, ereditata da suo padre. Ha rinunciato agli studi – frequentava il liceo artistico – per dedicarsi alla montagna che – giura – non lascerà mai.

Il suo profilo Facebook parla di arte surrealista con i quadri di Magritte e Klee, lancia accuse ai politici sulla devastazione della montagna e lascia spazio ai sogni donchisciotteschi di una ragazza che vuole combattere.

Due anni fa ha fatto un’esperienza in Val D’Aosta e in Svizzera per impratichirsi meglio. Negli ultimi due anni invece ha gestito, a malga Peltzn, un gregge di un centinaio di animali.

Sarà quindi in grado di assumersi un compito così importante  con competenza la cura delle ottanta capre del gregge di Agitu. Appena uscita la notizia una valanga di messaggi sui social hanno reso onore alla scelta della ragazza.

Ora la sfida è occuparsi delle capre incinte, ma a Beatrice non fa paura. “Voglio solo che le caprette di Agitu siano felici e magari un giorno chissà potrei rimanere a lavorare nella sua azienda”.

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