25 anni senza Lady Diana, William e Harry lontani nel giorno dell’anniversario

di Manuela Zanni


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L’anniversario della tragica scomparsa di Lady Diana, un quarto di secolo fa, è passato praticamente inosservato alla corte di Elisabetta II. La regina, dicono a palazzo, non  ha rilasciato dichiarazioni scritte per ricordare la nuora ancora scomoda, e non ci sono stati eventi commemorativi in programma.

Lady Diana ignorata da Buckingham Palace

A corte non vogliono ripetere l’imbarazzo causato lo scorso anno dalla statua inaugurata a Kensington Palace, dimora della principessa, in occasione di quello che sarebbe stato il 60esimo compleanno di Diana. Non solo l’opera piacque a pochi, criticata per la poca somiglianza, ma fu del tutto oscurata dall’enorme freddezza visibile tra i due fratelli William e Harry.

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Lady Diana

Il silenzio degli altri familiari

Il principe Carlo, da cui Diana aveva divorziato appena un anno prima della sua morte, è in vacanza in Scozia ed è rimastone starà in disparte, sperando che la giornata passi in fretta. E i figli William, 40, e Harry, 37, non hanno  celebrato  – come  avvenuto in passato– l’anniversario in pubblico.

Il ricordo di Lady Diana non riavvicina i figli

William e Harry – che alla morte di Diana avevano rispettivamente 15 e 12 anni –  hanno fatto sapere tramite fonti a loro vicine che renderanno omaggio alla madre in privato, separatamente. Non ci sarà, quindi, la sperata riappacificazione tra fratelli in occasione di un anniversario così importante.

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Il ricordo di Harry: «Mia madre non sarà mai dimenticata»

La scorsa settimana, in un discorso pronunciato in occasione di un evento benefico in Colorado, Harry ha espresso il suo desiderio di poter condividere lo spirito della madre con i figli Archie, 3 anni, e Lilibet, 1: «Avrei tanto voluto che i miei figli avessero potuto conoscere la nonna» ha detto il principe. «Spero di renderla orgogliosa di me ogni giorno».

I sudditi ricordano Lady Diana

Il ricordo di Lady Diana, principessa del popolo, benefattrice e attivista, oltre che incontrastata icona di moda, non poteva però non rimanere vivo tra i britannici. E come 25 anni fa, quando i tributi floreali continuarono ad arrivare per giorni a Kensington Palace, in scene di dolore generale mai viste prima a Londra per la morte di un Royal, nelle ultime settimane, Althorp, la residenza di famiglia di Diana, ha registrato un incremento di visitatori.

Lady Diana e Harry

Il tempio dedicato a Diana

Numerosi sono i bouquet di fiori e i messaggi arrivati ieri ad Althorp e subito posti ai piedi del tempio commemorativo fatto costruire per la principessa dal fratello Charles Spencer. Si trova poco lontano dall’isolotto sul lago, inaccessibile al pubblico, in cui riposano i resti della principessa. E ogni anno, anche William e Harry mandano un proprio tributo floreale. Sempre separati.

 

La morte di Lady D

Alle 00.23 del 31 agosto di 25 anni fa, Lady Diana e la sua malinconica favola si schiantavano per sempre nel tunnel “Pont de l’Alma” di Parigi, insieme al suo fidanzato Dodi Al Fayed, l’autista Henri Paul e la guardia del corpo Trevor Rees-Jones: l’unico a salvarsi, ma che oggi, a 54 anni, non ricorda nulla dell’incidente e nel frattempo è diventato capo della sicurezza di Astrazeneca. L’autista perse il controllo del veicolo che si schiantò sul muro e sul 13° pilastro del tunnel della via Georges Pompidou: un fatto che ha segnato per sempre la Storia, non solo britannica. Ancora oggi si susseguono dubbi, domande, indiscrezioni, rivelazioni e speculazioni e, in occasione di un anniversario altamente simbolico, l’emittente Discovery Investigation ha diffuso “La Double Enquete”: un lungo reportage basato sulle indagini della polizia francese, in particolare sulle scoperte sconvolgenti fatte sul luogo della sciagura da Martine Monteil, capo della brigata criminale, che è ritornata sul giorno della tragedia.

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LEGGI ANCHE: Lady Diana in un documentario: tenteranno di uccidermi in un incidente

Monteil fu una delle prime persone ad arrivare sul posto, pochi minuti dopo l’incidente della Mercedes S280.  “Abbiamo iniziato a trovare piccoli indizi. Abbiamo visto segni di freni, pezzi di luce rossa di un’altra macchina. Sul lato abbiamo visto tracce di vernice”, ha ricordato a Closer Mag la testimone. Molte domande infatti riguardano le condizioni meccaniche dell’auto e la presunta esistenza di una Fiat Uno bianca che l’avrebbe tamponata pochi secondi prima del dramma. Altri protagonisti al cuore di questo clamoroso incidente sono i paparazzi, accusati di aver causato la morte dell’amata principessa britannica, che stavano rincorrendo a caccia di fotografie e dettagli sulla sua relazione Dodi, resa pubblica solo 20 giorni prima, il 10 luglio 1997, quando la coppia venne immortalata mentre si trovava a Saint-Tropez, sul Jonikal, lo yacht di proprietà della famiglia Al-Fayed. Ed erano stati sempre loro: i fotografi in cerca di scoop, la sera dell’incidente, ad aspettarli fuori dall’Hotel Ritz (anch’esso degli Al-Fayed), nel primo arrondissement di Parigi.

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