Alla scoperta del metodo CALM per raggiungere la “saggezza del bradipo”

di Dalia Smaranda


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Vi siete mai chiesti cosa vuol dire vivere come un bradipo? Ora potete scoprirlo grazie al metodo CALM. Il bradipo è conosciuto al mondo per la sua faccia simpatica ma anche per la lentezza con cui affronta qualsiasi operazione quotidiana. Il metodo CALM prende esempio proprio da questo animale ed è in grado di farci capire quali sono veramente le cose belle della vita e con quale ritmo dovremmo prenderle.

L’origine del metodo CALM

Questa filosofia di vita ha origine dal libro La saggezza del Bradipo di Jennifer McCartney, un libro divertente con citazioni, consigli e quiz, da leggere tutto d’un fiato. In sostanza l’autrice vuole dirci che dovremmo disinteressarci almeno un po’ del giudizio degli altri e della routine veloce che regola questo millennio. Essere pigri o lenti è visto infatti molto spesso come un difetto, ma prendere la vita in modo rilassato e ponderato può e deve essere un pregio.

I bradipi possono solo essere nostri insegnanti in questo ambito grazie al loro mood rilassato e contemplativo che può aiutare in diverse situazioni della giornata: è dimostrato infatti che è più tonificante avere un giusto riposo piuttosto che fare una corsa già alle 6 di mattina.

Anche l’alimentazione può solo trarne beneficio: vi ricorda qualcosa il termine slow food? Che dire poi di pratiche come la meditazione e lo yoga, perfette per capire come godersi appieno la nostra libertà?

Come seguire il metodo CALM

“Rallenta: è questo il mantra della filosofia del bradipo. Il metodo CALM si compone di quattro semplici consigli per diventare una versione più bradiposa di voi stessi”: questo è quello che spiega Jennifer McCartney.

  • Riposare il più possibile. Vi daranno della persona pigra e poco attiva, ma se volete che la vostra giornata sia produttiva deve iniziare con un adeguato riposo. Un buon pisolino ristoratore anche nel pomeriggio, oltre a darci la giusta carica, è un toccasana per la pelle e per il nostro sistema immunitario;
  • Provare a stare meno al telefono. Nell’era in cui tutti sono connessi, dal bambino all’anziano novantenne, sembra impossibile dedicare meno tempo allo smartphone. I benefici però sono tanti: più relax e soprattutto meno affaticamento per gli occhi. Il consiglio dell’autrice è di provare a staccarcene a piccoli passi, ad esempio lasciandolo a casa quando andiamo in palestra oppure a fare delle commissioni. In fondo le notifiche possono aspettare qualche ora!
  • Liberarsi dal senso di colpa. Non riuscire a fare tutte le commissioni della lista giornaliera oppure non riuscire ad aiutare gli altri per via dei tanti impegni non deve far sentire in colpa. Nessuno a fine anno ci regalerà un premio per la nostra vita stressante, quindi perché dovremmo correre a destra e a manca tutto il giorno? Prendiamo quindi la vita con più leggerezza e diciamoci che va bene dimenticarsi di fare qualcosa che avevamo programmato;
  • Cercare di fare le cose con calma. Oltre a non doverci sentire in colpa per tutto quello che non siamo riusciti a fare, non dovremmo neanche avere una vita frenetica. Sopravvivere ad una giornata lavorativa può avvenire solo facendo le cose con calma. Ricordatevi di rispettare le scadenze più importanti, ad esempio dando alle vostre attività una scala di priorità, ma soprattutto cercate di fare una pausa ogni tanto.

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