Francia: età del consenso fissata a 15 anni

di Alice Marchese


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Un fenomeno estremamente delicato è stato affrontato da Emmanuel Macron. La Francia ha deciso di introdurre nel codice penale un’età del consenso che sarà fissata a 15 anni.
La svolta epocale è l’effetto di tantissime denunce di molestie sessuali su minori e di incesto. “E’ la società che ci chiede di farlo”, ha spiegato il Ministro della Giustizia Èric Dupond-Moretti. Un movimento di profonda sensibilizzazione che ha sconquassato tutto è stato il “Me too” americano.

Ai sensi della nuova legge, un adulto che farà violenza o abuserà sessualmente di una persona di meno di 15 anni potrà essere condannato fino a 20 anni di carcere senza che la vittima debba provare che non era consenziente.

Era stato portato avanti un tentativo nel 2018 che non ebbe esito positivo in quanto emergeva il rischio di incostituzionalità sollevato dal Consiglio di Stato. Adesso La rivoluzione è stata accelerata così dal mondo intellettuale.

Ma ormai la parola è stata “liberata”, in una “società fino ad oggi ripiegata nella negazione”, ha scritto Le Monde in un editoriale, ricordando che secondo un recente sondaggio un francese su dieci afferma di essere stato vittima di incesto. Il web ha svolto un ruolo chiave in questo processo, fungendo da trampolino ad un fenomeno che potrebbe continuare a crescere. In questi ultimi giorni, sempre su Twitter, l’attivista femminista Anna Toumazoff ha lanciato l’hashtag #SciencesPorcs, dal nome della celebre università, dopo che una studentessa dell’istituto di studi politici a Tolosa ha pubblicato una lettera aperta in cui raccontava lo stupro che aveva subito tra le mura dell’istituto.

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