Letteratura ed eros, 5 libri erotici di culto

di Elisa Malizia


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Apprezzato da milioni di donne e disprezzato da altrettante, “50 sfumature di grigio” e i suoi due “fratelli” successivi hanno un pregio: si è tornati a parlare di letteratura erotica senza sussurrare i titoli ai commessi oppure ordinandoli online, sperando che figli e marito non intercettassero il pacco aspettandosi delle presine da cucina a stampa floreale. La letteratura erotica è una degnissima forma d’arte troppo spesso lasciata da parte ma, se ci pensiamo bene, rappresenta il fulcro della vita di tutti: la rappresentazione fisica dell‘amore (raccontato in tanti romanzi) o dell’attrazione. Tra amanti seriali 2.0 e vecchie fantasie mai dimenticate, non c’è donna che non abbia una sua dimensione erotica, descritta in qualche bel romanzo. Lasciando quindi da parte la trilogia già citata di E.L. James, perché ormai famosissima e straletta (forse), scopriamo quali sono i 5 romanzi erotici considerati libri di culto.

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1) Histoire d’O, Pauline Réage, 1954: un romanzo, questo, che scandalizzò non poco; uscito alla metà degli anni ’50, narra delle avventure di sesso sadomaso vissute dalla giovane O. e dal suo amante. Nulla le è risparmiato e lei si presta a qualsiasi fantasia del compagno, pur di compiacerlo. Rapporti con altri uomini, marchiature a fuoco, punizioni corporali: tutto questo è raccontato in un romanzo che ha fatto epoca nel suo genere.

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2) Le età di Lulù, Almudena Grandes, 1989: uscito alla fine degli anni ’80, a metà strada tra un romanzo erotico e un racconto di formazione, “Le età di Lulù” racconta la storia di una sedicenne alle prese con la scoperta del sesso e dei piaceri, sempre più sfrenati, che può ricavarne. Fece la fortuna della scrittrice spagnola Almudena Grandes, ma anche di Bigas Luna e di Francesca Neri, rispettivamente regista e attrice protagonista del film omonimo.
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3) Il delta di Venere, Anais Nin, 1977:  serie di racconti, 15 per la precisione, scritti dall’autrice negli anni ’40 su commissione per un “collezionista”, senza che fosse prevista una pubblicazione. Nel 1977 la Nin, in piena rivoluzione culturale e sessuale, decise di pubblicarli spostando l’attenzione su una serie di argomenti (omosessualità, incesto, violenza sessuale, infedeltà) all’epoca ancora tabù. La scrittrice si concentra molto sulla descrizione dei personaggi femminili e sul loro modo di vivere (e subire) il sesso.
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4) Justine, Marchese de Sade, 1791: uno dei romanzi del famoso marchese, dove realtà e finzione si mescolano per dare vita ad un romanzo scandaloso (non solo per il 1700), scritto da uno degli uomini più discussi del suo tempo, e non solo. La protagonista, Justine, estremamente credente e votata all’onestà, viene suo malgrado coinvolta in orge e atti criminali, senza però perdere la sua integrità morale. Molte degli atti narrati da De Sade, anche quelli sessuali, erano severamente proibiti dalla legge.
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Paura di volare, Erica Jong, 1973: oggi non verrebbe neanche notato (forse) ma quando venne pubblicato più di quarant’anni fa suscitò molto scalpore. Una giovane moglie trentenne è insoddisfatta della vita sessuale col marito; decide quindi di iniziare una relazione con un altro uomo che la porterà in una dimensione fisica mai provata prima. I dialoghi serrati e franchi sul doppio argomento tabù (il piacere femminile e l’infedeltà) furono messi sotto accusa e, ancora oggi, il romanzo di Erica Jong resta un esempio di letteratura erotica volta a liberare la donna dal giudizio morale legato al modo personale di vivere il sesso.

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