Temporary shop: il negozio ha i giorni contati

Nella società mordi e fuggi in cui viviamo, dove le pause pranzo sono fast e anche il tempo libero é tiranno, la nuova frontiera del commercio fa a meno della familiarità e premia l’effetto sorpresa: spopolano i temporary shop, veri e propri negozi a tempo determinato, espressioni delle nuove dinamiche sociali ed economiche e rappresentativi delle tendenze del marketing moderno incline alla rapidità, e al principio del “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.

Ma cosa sono esattamente? Si tratta di negozi con un periodo di apertura limitato e prestabilito che puà variare dai pochi giorni a diverse settimane, fino ad un massimo di poco più di un mese, con tanto di countdown a vista a scandire ore, minuti e secondi che mancano alla chiusura. Il fenomeno, nato nel 2003 in Gran Bretagna, si é diffuso successivamente nella Grande Mela ed é sbarcato in Italia nel 2007, riscuotendo enorme successo.

Il segreto? Secondo gli psicologi sarebbe merito di un meccanismo di ansia, propulsore di curiosità che spingerebbe shopping addict, ma non solo, a correre a visitare lo shop, a prescindere che poi si acquisti o meno il prodotto, rilasciando inconsciamente un feedback positivo al brand. Secondo gli uomini del marketing che ne tessono le lodi, il gioco forza risiederebbe tutto nella sensazione, varcando la soglia di questi store a tempo, di partecipazione ad un vero e proprio evento unico e inedito. Dove stia la verità non é ancora riconosciuto, ma oltre alle dinamiche sociali che innesca, una cosa é certa, i temporary shop per loro natura aprono all’improvviso in contesti urbani centrali, si vestono di esclusività e puntano sul packaging e sulla forma, vivendo esclusivamente del tam-tam sotterraneo e del passaparola che non fanno che aumentare la curiosità di chi passa per caso da quelle parti. L’unico modo per saperne di più? Andarli a vedere. Ma attenzione, carpe diem, oggi ci sono, domani chissà”

Curiosità

I primi a sperimentare il Temporary Shop sono stati colossi come Nike, L’Oreal, M&M’s, seguiti da brand internazionali come Levi’s, Nivea, Lancome, Breil, Paris Hilton watch e Benetton.

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