West Nile, altro decesso in Veneto, cos’è e i sintomi

di Alice Marchese


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La febbre West Nile è una patologia che come altre sta preoccupando l’Italia. Come ad esempio il Marburg che vede come epicentro il Ghana. Questa febbre sta coinvolgendo il Nord Italia ed è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.

West Nile: cos’è

La febbre West Nile “è una malattia provocata dal virus West Nile, un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome) e oggi diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America — spiega l’Istituto Superiore di Sanità sul sito ufficiale dedicato alle epidemiologie.

“Come disposto dal piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (PNA) 2020-2025 – spiega l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto – l’Umbria, come le altre regioni italiane, ha elaborato un piano regionale di sorveglianza e risposta ai virus West Nile (WNV) e Usutu (USUV), in particolare, in considerazione della positività riscontrata in un uccello selvatico nella provincia di Perugia”. Il piano quindi, prevede la sorveglianza su uccelli stanziali delle specie bersaglio, sorveglianza entomologica, su uccelli selvatici rinvenuti morti, nonché sorveglianza clinica negli equidi.

Allo stato attuale in Umbria sono stati quindi confermati due casi di positività al virus Usutu in pool di zanzare Culex pipiens, nel territorio di Gubbio e nel territorio di Narni: di conseguenza, sono state attivate tutte le misure previste dalla normativa e da parte dei servizi sanitari locali competenti sono state fornite tutte le indicazioni su come rafforzare i controlli sull’ordinanza comunale e valutare un’eventuale disinfestazione dell’area.

La nota aggiunge tale disposizione. “In relazione all’abbassamento del livello idrometrico del lago Trasimeno e alla specifica richiesta da parte dei servizi sanitari locali”. Dunque la Regione ha disposto “interventi di prevenzione per il controllo della diffusione di WNV erogando un contributo per l’acquisto di prodotti specifici avvalendosi della disponibilità di mezzi idonei e di personale qualificato del dipartimento di prevenzione dell’azienda Usl Umbria 1”.

Da chi viene trasmesso il virus

La prima vittima registrata in Piemonte a causa della febbre del Nilo è un’anziana ultra novantenne, residente in provincia di Novara. Inoltre è stato registrato un decesso in Veneto.

“L’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ha avviato lo screening di 6 pool di zanzare”. Lo spiega Maria Caramelli, del Laboratorio Sorveglianza Malattie Emergenti Istituto Zooprofilattico. Spiega così a RaiNews24. “Il virus non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette ma attraverso la puntura di insetto. Il virus è in grado di infettare anche altri mammiferi, soprattutto equini. Ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri. Fortunatamente la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Solo l’1% degli infetti manifesta i sintomi più gravi. La febbre del Nilo è più aggressiva nei confronti di soggetti anziani e fragili”.

Caramelli dichiara. “La situazione è delicata, anche perché il proliferare delle zanzare in questi giorni di gran caldo rende tutto più difficile. Come il surriscaldamento globale che sta determinando una maggiore circolazione delle zanzare e di conseguenza dei virus da esse veicolati”

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