Pensava fosse stitichezza, e invece ERA UN TUMORE | L’idolo delle serie-TV si confessa: “Non credevo fosse un sintomo”

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Stitichezza - Donnaclick.it

Stitichezza - Donnaclick.it (Fonte Pixabay)

Un fastidio intestinale trascurato può nascondere qualcosa di molto più serio: l’importanza di ascoltare il proprio corpo.

Da un semplice fastidio intestinale alla diagnosi che cambia la vita. James Van Der Beek, volto indimenticabile di Dawson’s Creek, è tornato sotto i riflettori, questa volta non per un nuovo ruolo, ma per raccontare una vicenda personale che ha lasciato tutti senza parole.

Il celebre attore americano, oggi 48enne, ha deciso di rompere il silenzio e raccontare pubblicamente il percorso di diagnosi del suo tumore, rivelando come un sintomo apparentemente banale si sia rivelato il segnale di una patologia molto più seria.

Un disturbo comune, come una variazione nelle abitudini intestinali, spesso viene attribuito a cause innocue: stress, alimentazione, vita frenetica. Ed è proprio quello che ha pensato Van Der Beek: “Pensavo fosse il caffè”, ha ammesso candidamente in un’intervista a Business Insider.

Il suo racconto non è solo la storia di una diagnosi difficile, ma anche un potente richiamo alla necessità della prevenzione. Troppo spesso, infatti, si tende a ignorare segnali che il corpo manda, specie se non dolorosi o invalidanti.

Un sintomo troppo facile da sottovalutare

L’attore ha spiegato che per molto tempo non ha avvertito nulla che lo spingesse a sottoporsi a uno screening oncologico. “Non avevo niente che mi spingesse a correre a fare lo screening”, ha detto. Solo una persistente alterazione nella regolarità intestinale ha iniziato a fargli sospettare che qualcosa non andasse. Quando la situazione non è migliorata, ha deciso di eseguire una colonscopia. Ed è lì che ha ricevuto la notizia che mai avrebbe immaginato: tumore del colon-retto. “Non credevo fosse un sintomo del tumore”, ha dichiarato.

Il treno del ‘avrei potuto, avrei dovuto’ è un buco nero”, ha detto oggi l’attore, rivolgendosi a chi potrebbe trovarsi nella sua stessa situazione. “Ma non lasciate che i miei ‘avrei potuto’ diventino i vostri. Questo è il mio messaggio più importante”. Van Der Beek non si limita a raccontare la sua esperienza: è diventato un promotore attivo della prevenzione e dello screening precoce, consapevole che il tempismo può fare la differenza tra la vita e la morte.

Van Der Beek Tumore colon_Donnaclick
Tumore colon_(Depositphotos.com)_Donnaclick

Pensava fosse stitichezza, e invece era un tumore

Solo con il tempo l’attore è riuscito a metabolizzare la diagnosi. “Ci è voluto davvero un po’ di tempo per accettare la situazione. La realtà si fa ancora strada a tappe; ci sono così tante incognite”, ma c’è anche un risvolto positivo: ha riscoperto un legame più autentico con il pubblico. “Ora sento persone che mi dicono di pregare per me ovunque, e sento davvero che mi aiuta. Ne ho bisogno, e ne sono grato”, ha detto.

Il tumore al colon-retto, secondo l’AIRC, è uno dei più diffusi al mondo. Colpisce uomini e donne, spesso senza sintomi evidenti, e può essere scambiato per disturbi comuni come stitichezza, diarrea o stanchezza. Ecco perché aderire ai programmi di screening, anche in assenza di sintomi, è fondamentale. In Italia, il test del sangue occulto nelle feci è gratuito per tutti tra i 50 e i 74 anni. Van Der Beek ha trasformato la sua esperienza in un potente atto di condivisione. La sua testimonianza serve a ricordare che ascoltare il proprio corpo non è mai tempo perso.