Medicine sempre al fresco con i consigli AIFA per proteggere i farmaci dal caldo estivo

di cinziaR


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

I farmaci in estate devono essere conservati correttamente, ancor di più che nelle altre stagioni dell’anno.

La corretta conservazione del farmaco è descritta sul volantino -bugiardino- di ogni prodotto; tuttavia, l’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, ha dettato le linee guida per conservare correttamente i farmaci in estate, soprattutto date le alte temperature e la eventuale superficialità rispetto a questo argomento.

Attenzione a non invalidare la scadenza di un farmaco con l’esposizione al sole e al calore

Prima di tutto, è bene sapere che se si espongono i medicinali a temperature superiori a 25° per uno, due giorni non se ne pregiudicano i principi attivi.

Questa esposizione, invece, impatta considerevolmente sulla data di scadenza se il farmaco viene esposto al sole o al caldo per lungo tempo.

Le medicine preferiscono il buio

I medicinali, inoltre, subiscono variazioni chimiche a causa del contatto con luce, calore, liquidi e vapori. Per questo motivo i farmaci devono essere riposti nel ben noto luogo fresco e asciutto dove non ci siano sbalzi di temperatura e luce eccessivi.

E’ sbagliato, per esempio, tenere i medicinali in macchina, anche nel cruscotto, nel cui abitacolo la temperatura sale e scende di continuo.

Se preparate una cassetta per i farmaci, perciò, accertatevi anche che sia di un materiale più a-termico possibile e che stia in una zona fresca e asciutta della casa. Attenzione: non tutti gli stipetti o cassetti hanno questa caratteristica.

Medicine in frigorifero

I farmaci non devono essere nemmeno lasciati al freddo ma la temperatura ideale massima è di 25°. Ci sono però delle eccezioni: i colliri per occhi (una volta aperti), l‘insulina, l’ormone della crescita, i vaccini iniettabili, l’eritropoietina vanno tenuti in frigorifero, specie nei mesi più caldi, idem per supposte e ovuli vaginali.

I farmaci in frigorifero devono essere opportunamente separati dagli alimenti in un contenitore chiuso, in modo da non poter essere presi dai bambini.

Temperature costanti per conservare le medicine

I farmaci che non vanno conservati in luoghi umidi o eccessivamente caldi sono soprattutto quelli che contengono reagenti come ad esempio i test diagnostici per la glicemia, gravidanza e così via.

E’ necessario conservare i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni, in ambienti freschi e a temperatura costante.

Prestate particolare attenzione ai farmaci per il diabete, il cuore, agli antiepilettici e gli anticoagulanti: piccole modificazioni in farmaci come questi possono fare una grande differenza per la salute.

Alcune alterazioni che potrebbero verificarsi in antibiotici e nell’aspirina potrebbero causare danni ai reni o allo stomaco.

Evitate l’uso di contenitori porta-pillole non esplicitamente destinati al trasporto di farmaci ed estraete dal contenitore originale solo la dose giornaliera.

Farmaci sempre provvisti di scatola e bugiardino

Quando si parte per le vacanze, si decide spesso di mettere tutti i farmaci insieme privati della loro scatola e del loro bugiardino. Ebbene, questa operazione non va fatta per non avere difficoltà a riconoscere la data di scadenza, la tipologia del medicinale e il dosaggio.

In caso di dubbio chiedere al farmacista

Non assumete un farmaco che vi sembra abbia un aspetto diverso dal solito o che presenti dei difetti come presenza di particelle solide in sospensione o sul fondo, cambio di colore o odore, modifica di consistenza, senza aver consultato il medico o il farmacista.

Tenete comunque presente che non sempre l’aspetto, l’odore o il colore rivelano se si è verificata un’alterazione, per cui è fondamentale conservare sempre in modo corretto il farmaco.

Tintarella e farmaci, attenzione alla fotosensibilizzazione

Fate attenzione ad alcuni farmaci – in particolare antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (FANS), prometazina (antistaminico) – che possono causare reazioni da fotosensibilizzazione (dermatiti, eczemi, ecc.) a seguito dell’esposizione al sole.

Evitate anche l’esposizione al sole dopo l’applicazione di gel/cerotti a base di ketoprofene (fino a due settimane dopo il trattamento) o creme a base di prometazina, spesso utilizzate per le punture di insetti o allergie cutanee ed in caso lavare accuratamente la zona interessata per evitare la comparsa di macchie o ustioni.Infine, non utilizzate intorno agli occhi prodotti che con il calore potrebbero entrare a contatto con la superficie oculare come creme o pomate non idonee all’uso oftalmico.

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria

Il bicarbonato è un ingrediente molto versatile utilizzato non solo per digerire, ma anche come dentifricio, alleato di bellezza per rendere luminosi i capelli, come scrub per il viso e la pelle, per il trattamento dell’acne e come detergente naturale. Nonostante i suoi molteplici usi e gli effetti benefici per la salute, bisogna stare molto […]

Il tumore al colon è senza dubbio uno dei tumori più insidiosi, noto per la sua natura subdola e la sua inclinazione a manifestarsi in tarda età, anche se sta cominciando a destare preoccupazioni anche tra i giovani. In base ai dati forniti dall’AIRC questo tumore rappresenta il 10% dei tumori diagnosticati a livello globale, […]

Torna la primavera e come sempre tornano le prime allergie di stagione. A soffrirne sarebbe circa un quarto della popolazione e i numeri sarebbero in costante aumento, soprattutto nei Paesi occidentali e industrializzati. Le allergie primaverili colpiscono anche gli adulti che prima non ne hanno mai sofferto. Ma quali sono le più comuni allergie di […]

Tutti almeno una volta nella vita hanno sentito parlare di colesterolo, uno degli indicatori più importanti della nostra salute da tenere sempre sotto controllo. Capita spesso che per ridurlo siano utilizzati dei farmaci di origine naturale, ma il piùù delle volte sarebbe sufficiente intervenire con un’apposita dieta consumando alimenti in grado di ridurre gli accumuli […]