Ornella Muti: “Siamo artefici del nostro destino, facciamo diventare principi azzurri uomini che sono ranocchi”

di Redazione


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Ornella Muti si racconta in un’intervista. L’attrice passa in rassegna non soltanto la sua carriera, ma anche la sua vita privata, soffermandosi anche su momenti difficili, dolori e amori.

Ornella Muti: “La cattiveria non manca mai”

Nell’intervista pubblicata sul settimanale Oggi, Ornella Muti ripercorre diverse tappe significative del suo percorso personale e professionale, a partire dall’esordio: “Non avevo neanche 15 anni e avevo perso mio padre tre anni prima. Avrei avuto bisogno di una figura maschile di riferimento e invece non ce l’avevo. Mi sono affacciata alla vita da “zoppa”, senza sapere chi sono gli uomini”, rivela ad Alberto Dandolo.

Damiano Damiani la scelse per il film “La moglie più bella“: “Avevo accompagnato mia sorella Claudia, più grande di me, a fare il provino. Venni scelta io proprio perché avevo l’età del personaggio”. Proprio Damiani le fece cambiare nome, da Francesca Rivelli a Ornella Muti, “Ma a me non è mai piaciuto. Oltretutto, ogni tanto su certi set qualcuno, i primi tempi, mi prendeva in giro, giocando su Muti la muta. Vabbè la cattiveria non manca mai“.

Ornella Muti con la figlia Naike Rivelli
Ornella Muti con la figlia Naike Rivelli

Iniziare a fare cinema così presto non fu semplice: “In una scena di La sposa più bella, china davanti a un cadavere, dovevo piangere ma non ci riuscivo. Damiani mi mollò un ceffone. Rimasi così traumatizzata che ancora oggi, quando sul set mi chiedono le lacrime, resto bloccata”.

Quando le viene chiesto “Ci hanno provato in tanti con lei?”, Ornella Muti risponde: “Quasi tutti. Ho passato la vita a difendermi dagli assalti degli uomini“. E, quando si parla di Adriano Celentano, dice: “Non è il caso di parlarne… Oltretutto è stato lui, una volta, a fare dichiarazioni in merito con sua moglie presente, un errore da parte sua e io sono rimasta francamente un po’ sorpresa. Che ci vogliamo fare? Questo è l’universo maschile. Io, a suo tempo, ho avuto rispetto della sua famiglia”.

Tornando al rapporto con gli uomini, l’attrice ammette: “Siamo noi gli artefici del nostro destino. Mi sono interrogata tante volte, anche quando mi arrabbiavo e dicevo cose tremende, poi alla fine ho capito che sono io che non ho avuto il coraggio di interrompere, di vedere le cose come realmente erano. E poi a volte sei anche nel posto sbagliato, condizionata dai sogni. Facciamo diventare principi azzurri uomini che invece sono dei ranocchi“.

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria

Nel cast della nuova serie americana “Those About to Die”, diretta da Roland Emmerich e scritto da Robert Rodat, in onda in questi giorni su Prime, c’è anche l’attrice Gabriella Pession. L’attrice, nata negli USA, ma trapiantata in Italia, dopo ben 27 anni di carriera nel mondo dello spettacolo, ha raggiunto un traguardo importante. L’attrice […]

Il leggendario alpinista Reinhold Messner si avvicina ad una tappa significativa: il suo ottantesimo compleanno, che celebrerà il prossimo 17 settembre. Tuttavia, i festeggiamenti sono stati offuscati da tensioni familiari legate alla gestione della sua eredità. Messner, noto per i suoi traguardi in alta montagna, ha recentemente espresso amarezza per aver distribuito in vita una […]