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Chiara Ferragni: crollano i ricavi della sua società, perdite per 10 milioni
Stampa articoloNon è certo un periodo semplice per Chiara Ferragni. Continuano i guai finanziari per l’imprenditrice, nelle ultime settimane sotto l’occhio del ciclone per le dichiarazioni di Fabrizio Corona.
Il futuro della società Fenice è, infatti, in bilico, con perdite che hanno azzerato il patrimonio e ricavi in drastico calo.
Le previsioni per il 2024 sono allarmanti: si è passati, infatti, dai 14 milioni del 2022 a meno di 2 milioni. La crisi è aggravata dal cosiddetto “caso Balocco“, che ha avuto un impatto devastante sull’immagine del marchio.
Il prossimo passo cruciale sarà l’assemblea straordinaria in cui si discuterà un aumento di capitale per coprire le perdite e tentare un rilancio della società.

Alta tensione tra i soci
Oggi, lunedì 10 marzo, sarà una giornata decisiva per Chiara Ferragni, che possiede il 32,5% della società, e per i suoi soci Paolo Barletta (40%) e Pasquale Morgese (27,5%).
Oltre all’approvazione del bilancio 2023, si discuterà un piano di ricapitalizzazione. L’amministratore unico Claudio Calabi, in carica da novembre, presenterà una situazione patrimoniale aggiornata e illustrerà le mosse necessarie per garantire la continuità aziendale.
Tuttavia, non tutti i soci sono d’accordo: Morgese ha espresso dubbi sulla strategia adottata e potrebbe contestare legalmente il bilancio. Se dovesse ritirarsi, il finanziamento della società sarebbe comunque garantito dagli altri soci.
Il suo timore principale riguarda l’assenza di un piano industriale solido, ritenuto essenziale per garantire un futuro sostenibile all’azienda. L’incertezza sui prossimi mesi complica ulteriormente la situazione.
Il futuro di Chiara Ferragni
Per affrontare la crisi, Calabi ha proposto misure drastiche, tra cui una forte riduzione dei costi, tagli al personale e il trasferimento degli uffici alla sede della holding Sisterhood. Ma il vero nodo resta il futuro di Fenice: il marchio Chiara Ferragni, unico asset della società, non sembra più sufficiente a garantire stabilità finanziaria.
Secondo alcune fonti, si starebbero esplorando nuove opportunità nei settori del make-up, della gioielleria e della pelletteria, con un focus sui mercati internazionali. Al momento, però, manca ancora un piano industriale concreto.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se Fenice potrà sopravvivere alla tempesta e trovare una nuova direzione.
Resta da capire quale sarà il destino della società di Chiara Ferragni. Il futuro del brand Ferragni è dunque ancora incerto. Nel frattempo, l’imprenditrice digitale prosegue con il suo rebranding e ha presenziato alla Milano Fashion Week, dove è apparsa più radiosa che mai.
Tuttavia, resta all’orizzonte un’importante sfida legale: a settembre dovrà affrontare l’udienza per il rinvio a giudizio in merito al Pandoro gate per presunta truffa aggravata. Nonostante ciò, alla Paris Fashion Week si è mostrata serena: “Sto molto bene. Come mi sto preparando all’udienza di settembre? Bene, sono serena, non ho fatto niente alla fine“.