Venerdì Santo e le tradizioni della Quaresima

di Tiziana Foglio


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Il Venerdì Santo è il venerdì che precede la domenica di Pasqua. È un giorno importante per i Cristiani, che ricordano la morte sulla croce di Gesù sul monte Calvario. In questa giornata particolare gli altari sono spogli e le campane tacciono in segno di lutto. Suonano per l’ultima volta la sera del Giovedì Santo, per poi tornare a suonare a festa durante la veglia pasquale.

Durante il Venerdì Santo non si celebra una messa vera e propria, ma le Letture, l’adorazione della croce e la comunione, con le ostie consacrate il giorno prima. Dopodiché si tiene, come da tradizione, la via Crucis, che ripercorre il percorso di Cristo con la croce sulle spalle, verso il Golgota.

Cos’è la Via Crucis e perché si celebra

La Via Crucis (dal latino “Via della Croce” anche detta “Via Dolorosa”) rappresenta il cammino di Gesù nella salita al Calvario, con la croce sulle spalle. Il rito che rievoca tale evento è segnato da 14 soste di preghiera, chiamate “stazioni”. Ogni stazione è dedicata a un episodio della passione di Cristo, dalla condanna a morte fino alla deposizione del suo corpo nel sepolcro, passando per le tre cadute, l’incontro con Maria e la morte sulla croce.

L’astinenza dai piatti a base di carne

In questo giorno gli adulti (dai 18 ai 60 anni) sono invitati a praticare il cosiddetto digiuno ecclesiastico in segno di penitenza. L’astinenza tuttavia, non è totale. Consiste nel saltare un pasto, il pranzo o la cena. I fedeli dai 14 anni di età sono invitati solo all’astinenza della carne.

Il venerdì Santo, infatti, È escluso il consumo di carne, mentre sono ammessi il pesce, le uova e i latticini. L’astinenza, in particolare dalla carne, risale all’Antico Testamento. Un’alimentazione rigida, infatti, combatteva le tentazioni della carne, favorendo il dominio spirituale del corpo e l’ascesi. Il significato del digiuno è però più profondo. Significa, infatti, non indulgere in eccessi, in un giorno che ricorda il sacrificio supremo di Gesù.

Le tradizioni a tavola nel tempo di Quaresima

L’astinenza dalla carne non è contemplata solo il venerdì Santo, ma ogni venerdì nel periodo della Quaresima. Cosa mangiano quindi, gli italiani? Chi rispetta il dettame religioso preferisce il pesce, soprattutto quello azzurro, in primis sardine, alici e sgombro.

In Veneto ad esempio, non mancano le sarde in saor con cipolla, in Piemonte le uova con il tonno, in Sicilia la pasta con le sarde, mentre nelle Marche le alici a scottadito (alici impanate al forno) e vongole e ceci. Una tradizione simile c’è anche nella vicina Puglia, dove il venerdì Santo si mangiano fagioli e cozze, seppie con i piselli e zuppa di pesce con gallinelle e ghiozzi.

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