Dolci di Pasqua regionali: torcolo umbro e taralli pugliesi

di francesca


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Torcolo pasquale: ricetta originale umbra

Un piacere classico dell’Umbria che vale la pena di assaggiare anche se richiede un po’ di tempo per essere preparata. Questo dolce di Pasqua fa parte di una tradizione antica che vuole un giovane fidanzato chiedere la mano della sua amata proprio la Domenica di Pasqua. E’ un dolce che si prepara con Alkermes e una meringa delicata tipica umbra. Si può preparare con la meringa o in versione semplice.

Ingredienti per 2 torcoli

  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1/2 tazza di latte tiepido
  • 5 cucchiai di zucchero
  • 3 uova grandi a temperatura ambiente
  • Scorza di 1 arancia, finemente grattugiata
  • Scorza di 1 limone, finemente grattugiata
  • 4 cucchiai di burro non salato, ammorbidito a temperatura ambiente
  • 1/2 tazza Alkermes o un altro liquore di colore rosso
  • 1 cucchiaino di sale
  • 5 – 6 tazze di farina

Meringa

  • 4 albumi a temperatura ambiente di grandi dimensioni
  • 1/4 cucchiaino di sale
  • 1/4 di tazza di zucchero

Procedimento

  1. Nella terrina dove si preparerà l’impasto mescolare il lievito e il latte tiepido. Mescolare in 1 cucchiaino di zucchero e lasciare riposare il composto per 5 minuti
  2. A bassa velocità, battere le uova una alla volta fino ad amalgamarle bene
  3. Aggiungere la scorza, il burro, il liquore, il sale e lo zucchero restante e a ottenere un composto liscio amalgamare bene
  4. Aggiungere gradualmente la farina, 1 tazza alla volta, fino ad ottenere un impasto non umido e appiccicoso. Appoggiare la pasta su una superficie leggermente infarinata e impastare con le mani finché non diventerà una palla liscia e morbida
  5. Mettere l’impasto in una ciotola e coprire con pellicola trasparente; lasciare lievitare finché le dimensioni non saranno raddoppiate per circa 2 ore. Mettere la pasta lievitata su una superficie leggermente infarinata. Impastare ancora per 3 o 4 minuti. Dividere l’impasto a metà e arrotolare ciascuna metà i due grossi rotoli chiudendo le estremità sino a formare due anelli. Posizionare ognuno su una teglia e coprire. Mettere da parte a lievitare per altri 30 minuti.
  6. Preriscaldare il forno a 180° e mentre l’impasto è in lievitazione per la seconda volta, fare la meringa. Mettere gli albumi in una ciotola pulita con uno sbattitore sbattere a media velocità fino a ottenere una spuma bianca. Aumentare la velocità e aggiungere il sale e lo zucchero. Continuare a battere fino a quando gli albumi sono soffici e solidi. Mettere da parte. Scoprire pasta e cuocere per 30 minuti a media cottura
  7. Rapidamente coprire i dolci di meringa e cuocere in forno per altri 10 minuti o fino a che la meringa sarà leggermente dorata. Togliere dal forno e lasciare raffreddare completamente. Tagliare a fette spesse di servire.

I taralli pugliesi di Pasqua a 3 sapori

  • 6 uova fresche
  • 350 g zucchero bianco
  • 15 g ammoniaca per dolci
  • 100 g burro
  • Il succo di 1/2 limone
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 200 ml di latte
  • 1 kg di farina
  • Pepe grattugiato
  • 2 cucchiai di marmellata di mele cotogne (o a piacere)

 Procedimento di preparazione

  1. Sbattete il burro, lo zucchero e 5 uova fino ad ottenere un composto omogeneo e uniforme
  2. Unite il latte, l’ammoniaca per dolci e il succo di limone mescolando con cura
  3. Unite la farina setacciata insieme al bicarbonato
  4. Impastate su una spianatoia fino ad ottenere una pasta morbida e liscia che non si attacchi alle mani
  5. Dividete l’impasto i 3 panetti
  6. In uno mescolate un pochino di pepe nero grattugiato
  7. Con l’altro formate dei saccottini ripieni di marmellata di cotogne
  8. Il terzo resterà del sapore originale
  9. Sbattete l’ultimo uovo in una coppetta a parte
  10. Formate dei taralli e posizionateli sulla teglia con carta forno e spennellateli con l’uovo sbattuto
  11. Passate in forno caldo a 170° ventilato per circa 15 minuti
  12. Sfornate e fate raffreddare in un luogo senza correnti
    Servite a Pasqua come dessert accompagnato da liquore dolce o vino passito

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