Abbinamenti cibo vino, i 5 errori più comuni da non commettere

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Gli amanti della buona tavola si sono spesso trovati nell’imbarazzo di non sapere come abbinare un vino ad un determinato piatto o pietanza. In effetti, a parte i sommelier e gli esperti del settore della ristorazione, non sono molti quelli che riescono a fare i giusti accostamenti senza commettere “sbagli”. Generalmente ci si orienta da soli nella scelta oppure ci si rivolge a qualcuno in grado di aiutarci. Tuttavia, sapere quali sono gli errori più comuni da non commettere, ci aiuterà a capire meglio come abbinare il cibo al vino giusto.
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Non abbinare il vino alle caratteristiche principali del cibo

Conosciamo tutti le vecchie regole di base per effettuare gli abbinamenti: vino bianco con pesce o carne bianca, vino rosso con carne rossa. In ogni caso, è sempre indicato scegliere un vino in base ai caratteri dominanti del cibo, ovvero si sceglie il vino in base alle caratteristiche principali del piatto (dolce, grasso, ecc…). Una volta stabilito ciò, alla pietanza che vogliamo assaporare si abbina un vino dalle caratteristiche opposte o uguali. Nello specifico, si ricerca nel vino la caratteristica opposta alla sensazione data dal cibo, per cui un piatto ricco di grassi (come una bistecca alla brace) si sposa bene con un vino dalla spiccata acidità o anche leggermente effervescente. In altri casi, invece, il piatto può richiedere un sapore affine al vino che lo accompagna: ad esempio, nel caso di piatti più delicati e leggeri (come per il pesce al forno o il bollito), si preferisce abbinare un vino bianco semplice e dal gusto più fresco.

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Abbinare i vini ricchi in tannini con i cibi sbagliati

I tannini sono quei composti astringenti che conferiscono al vino rosso la sua particolare struttura e il suo particolare sapore. Quanti più tannini saranno presenti nel vino, tanto più questo sarà astringente. In genere, i vini rossi ricchi in tannini si accompagnano bene a cibi molto succulenti o succosi, come ad esempio zuppe, carni rosse, piatti molto sugosi o ricchi di grassi.

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Abbinare in ogni caso i vini regionali ai piatti tradizionali

Gli abbinamenti più tradizionali legano un piatto regionale al vino prodotto nella stessa zona. Questo tipo di abbinamento non è sempre corretto da un punto di vista gustativo, ma va valutato nel complesso. In alcuni casi, gli abbinamenti basati sulla tradizione culinaria possono essere anche perfetti e azzeccati: la classica bistecca alla fiorentina abbinata con il vino rosso Chianti ne è l’esempio più calzante.
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Abbinare i dessert con i vini amarognoli

Come abbiamo già detto, il più delle volte si cercano nel vino sensazioni simili a quelle presenti nei cibi. Ad esempio, si usa accompagnare il dessert con un vino altrettanto dolce, anzi spesso si vuole che il vino sia anche più dolce del dessert stesso. Perciò, anche se non siete amanti dei vini dolci, potete fare un’eccezione con una bella fetta di torta, per una vera riscoperta dei sapori! Inoltre, mentre c’è chi vieta l’abbinamento dei vini con la cioccolata, altri ne consigliano la degustazione con i vini dolci e liquorosi.

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Abbinare per forza il vino ai cibi

In alcuni casi i cibi non si abbinano affatto ai vini: tra questi, troviamo ad esempio i carciofi e gli asparagi crudi, i sottaceti, il finocchio, la frutta fresca. Anche alcuni piatti che prevedono marinate o salse a base di aceto o di limone, non trovano alcun abbinamento con il vino perché la carica acidula del piatto risulta troppo prevalente. Resta comunque il fatto che l’accostamento tra vino e cibo rimane un’esperienza sensoriale personale che migliora col tempo.

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