Pensi di avere la casa piccola? DILETTANTE: qui vivono in 7 metri quadri, ma c’è anche la sauna e la Jacuzzi | Altro che Tetris

Spazio ridotto, comfort massimo: quando l’architettura compatta diventa un esperimento di lusso e intelligenza progettuale.

Chi dice che lo spazio è un limite? Viviamo in un’epoca in cui le metrature si riducono, ma le esigenze aumentano. Le case si fanno sempre più piccole, specialmente in città, e l’ingegno architettonico è chiamato a fare miracoli, ma a volte, più che un miracolo, sembra un vero e proprio colpo di scena.

C’è chi storce il naso davanti a un monolocale da 30 metri quadri e chi riesce a viverci in due senza lamentarsi troppo. E poi ci sono progetti estremi che sfidano ogni logica. Ridurre lo spazio abitativo al minimo non significa per forza rinunciare al comfort. Anzi, può diventare un esperimento radicale di stile di vita.

Altro che decluttering: la vera sfida, oggi, è imparare a vivere con meno. Non solo meno oggetti, ma meno metri a disposizione. Ridurre il superfluo e valorizzare ogni centimetro, fino a farlo diventare parte di un sistema armonico… ma c’è chi è andato ben oltre.

In un mondo in cui il concetto di casa si sta trasformando, c’è chi abbraccia la riduzione con filosofia. Il minimalismo non è più solo un’estetica: è una scelta di vita, un atto di consapevolezza. E in alcuni casi, una provocazione architettonica vera e propria.

Il design che stravolge le regole

Nel cuore di Rotterdam, un ex magazzino di appena 7 metri quadri è stato trasformato in una vera e propria casa. Proprio così: sei virgola ottantanove metri quadri che ospitano cucina, soggiorno, zona notte, bagno, idromassaggio e perfino una sauna. Il progetto, firmato dagli architetti Beatriz e Bernd, è stato ribattezzato “Cabanon”, in omaggio alla celebre mini casa di Le Corbusier.

Il micro appartamento è un esempio di ottimizzazione estrema dello spazio. Nulla è lasciato al caso: le altezze variano da ambiente ad ambiente per garantire comfort e funzionalità. Il soggiorno è alto tre metri, la zona notte solo uno e quattordici. Le stanze sono costruite attorno agli oggetti: la vasca detta la lunghezza del bagno, il frigo quella della cucina. E tutto è stato pensato per usare arredi standard, senza ricorrere a soluzioni su misura.

Il lusso è questione di prospettiva

La notizia? In meno spazio di una camera d’albergo, questi due architetti vivono con tutto il necessario e anche di più. La loro casa sperimentale è una dichiarazione d’intenti: ridurre lo spazio non significa ridurre la qualità della vita. C’è una vasca idromassaggio, una sauna e persino una finestra panoramica da sei metri quadri. Altro che Tetris: è un capolavoro di ingegno.

Eppure i progettisti ci tengono a chiarire: il “Cabanon” non è la casa del futuro né una soluzione replicabile su larga scala. È un manifesto, un laboratorio di idee su come ripensare lo spazio, superare il consumismo e vivere con consapevolezza. Anche se, in fondo, un po’ di invidia è inevitabile.