Miopia, per l’OMS entro il 2050 ne soffrirà metà della popolazione mondiale

di Romina Ferrante


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La miopia è una condizione oculare caratterizzata dalla difficoltà di vedere chiaramente gli oggetti distanti oggi molto diffusa. Solo in Italia ne sono affette 15 milioni di persone. Ora questo difetto visivo rischia, però, di diventare un serio problema di salute pubblica su scala globale.

Secondo un rapporto pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si stima che entro il 2050 la metà della popolazione mondiale soffrirà di miopia. Questa previsione allarmante solleva gravi preoccupazioni per la salute visiva e richiede una maggiore presa di coscienza da parte della popolazione e dei governi.

La miopia può portare sul lungo termine a una serie di complicanze oculari, tra cui l’atrofia della retina, il glaucoma e la degenerazione maculare, che possono potenzialmente portare alla cecità. Queste condizioni possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita, limitando la mobilità e l’indipendenza delle persone colpite.

La correzione della miopia richiede l’uso di occhiali, lenti a contatto o, in alcuni casi, interventi chirurgici correttivi non sono sempre alla portata di tutte le tasche.

Quali sono i fattori dietro l’aumento della miopia

Le ragioni dietro l’aumento della miopia sono diverse. Gli esperti ritengono che il principale fattore sia l’eccessivo utilizzo di dispositivi digitali come smartphone, tablet e computer, che spinge gli occhi a lavorare in modo intensivo a distanze ravvicinate per lunghi periodi. L’esposizione limitata alla luce naturale poi e l’incremento delle attività al chiuso sono anch’essi fattori che potrebbero contribuire all’insorgenza della miopia.

La mancanza di attività all’aperto e l’accesso limitato a spazi verdi possono, infatti, influire negativamente sullo sviluppo visivo nei bambini. Secondo alcuni studi la miopia è strettamente correlata al tempo trascorso al chiuso durante l’infanzia e alla mancanza di esposizione alla luce solare.

Un difetto risolvibile

In gran parte dei casi la miopia è un difetto che può essere corretto. Oltre alle lenti e la tecnologia laser esistono anche le ICL (Implantable Collamer Lens) le lenti intraoculari. Le ICL, costituite da un materiale morbido, sottile e pieghevole che vengono posizionate tra il cristallino e la pupilla dell’occhio.

Per impiantarle sarà sufficiente un breve intervento di pochi minuti in anestesia locale e si potrà riacquistare una vista tra i nove e i dodici decimi che rimarrà stabile nel tempo. Il periodo di recupero dopo l’intervento è molto breve.

L’importanza della prevenzione

Per affrontare questa crescente epidemia di miopia, è fondamentale intervenire tempestivamente, prima di tutto investendo in prevenzione. Dovrebbero essere avviate campagne di sensibilizzazione per educare il pubblico sugli effetti negativi dell’uso eccessivo dei dispositivi digitali e sulla necessità di fare pause frequenti per far riposare gli occhi. Dovrebbe essere inoltre incoraggiata l’attività fisica all’aperto e promuovere l’accesso a spazi verdi per i bambini.

La miopia rappresenta una sfida significativa per la salute visiva globale, con l’OMS che prevede che entro il 2050 la metà della popolazione mondiale ne sarà affetta.

Per affrontare questa epidemia, è necessario un approccio olistico che coinvolga la sensibilizzazione pubblica, l’educazione sulla salute visiva, l’incoraggiamento all’attività all’aperto e la ricerca continua per trovare soluzioni più efficaci.

Solo attraverso sforzi congiunti da parte di governi, professionisti sanitari e individui sarà possibile mitigare l’impatto della miopia sulla salute pubblica e garantire una visione ottimale per le generazioni future.

Foto da depositphotos.com

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