Qualità dell’aria in casa, come misurarla?

di Romina Ferrante


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Oggi, per via dello smart-working e dei nuovi stili di vita passiamo molto più tempo in casa rispetto al passato. Tra casa e lavoro trascorriamo circa il 90% del tempo in luoghi chiusi. Ecco perché è importante respirare un’aria sana priva di agenti inquinanti, dannosi per il nostro organismo.

Esistono in circolazione diversi strumenti che consentono di misurare l’aria che respiriamo e proteggere così la nostra salute. Per misurare la qualità dell’aria dobbiamo, però, prima, tenere presenti i diversi fattori da cui dipende la maggiore o minore salubrità dell’aria. Vediamo quali sono.

I parametri da valutare

La ventilazione

In una stanza medio-piccola è necessario aprire le finestre almeno ogni due ore così da avere un sufficiente ricambio d’aria.

L’umidità

La troppa o troppo poca umidità è dannosa per la nostra salute. Secondo le direttive del Ministero della salute, la temperatura in casa nella stagione invernale deve aggirarsi attorno ai 19-22°, con un tasso di umidità dal 40 al 50%, mentre d’estate i valori dovranno attestarsi attorno ai 24-26°C con il 50-60% di umidità.

CO2 (anidride carbonica)

Quando i livelli di CO2 sono troppo alti si avverte un senso di stordimento e mal di testa. Il valore massimo raccomandato per gli interni è generalmente di 1.000/1.200 ppm e il valore limite per gli uffici o scuole è di 1.500 ppm.

Inquinanti

Tra gli inquinanti presenti nei luoghi chiusi ci sono i VOC, i composti organici volatili prodotti da arredi e materiali da costruzione, toner di stampanti e fotocopiatrici. Una delle più conosciute è la formaldeide. Altri agenti inquinanti possono essere il radon che penetra nelle abitazioni dal terreno, ma anche l’aria proveniente dall’esterno, inquinata da smog, polveri sottili e pollini.

Non bisogna sottovalutare la vicinanza ad autostrade, industrie pesanti, discariche, luoghi in cui ci potrebbe essere una concentrazione maggiore di agenti inquinanti.

Altre sostanze dannose possono essere colle, detersivi e solventi.

Misurare la qualità dell’aria in casa

Oggi grazie alle nuove tecnologie possiamo misurare la qualità dell’aria in casa. Come farlo? Grazie a sensori e rilevatori dedicati. In circolazione ci sono diversi tipi di test e misuratori. Ecco qualche consiglio.

Per alcuni agenti inquinanti come il radon esistono dei test kit fai da te, con misuratori che verranno poi inviati in laboratorio e analizzati. I prezzi per questo genere di kit si aggirano attorno alle centinaia di euro. Per misurare sostanze come CO2 e VOC i prezzi scendono.

Il sistema di ventilazione meccanica controllata Helty Flow Elite è uno dei sistemi più utilizzati per misurare VOC e CO2. Presenta dei sensori integrati e i valori ottenuti possono essere visti tramite l’App Air Guard. Questo sistema permette un ricambio automatico dell’aria per rendere l’ambiente di casa salubre.

Il misuratore Voltcraft CO-60 è ideale per l’analisi di CO2, umidità e temperatura aria indoor. Non misura però formaldeide e VOC.

Per analizzare l’umidità dell’aria ci vengono incontro i termostati moderni capaci di registrare i parametri di umidità negli ambienti domestici con molta precisione. Molto buoni sono i termostati della serie Bticino Living Now, con monitor display integrato.

Gli igrometri digitali come il dispositivo Therm Pro consentono una misurazione istantanea dell’umidità.

Il termostato intelligenti Tado° possono essere connessi alla propria caldaia e regolare la temperatura della casa in modo intelligente, riducendo gli sprechi e consentendo un risparmio energetico del 31%.

Tra gli strumenti più completi per misurare la qualità dell’aria c’è il sistema Awair 2nd edition, molto accurato nel misurare temperatura, umidità e polveri sottili come PM2.5.

Degno di nota anche il Foobot capace di rilevare PM2.5, PM10, COV relativamente alle parti di sostanze chimiche, umidità e temperatura, con sensori di ultima generazione molto precisi.

Per la formaldeide (HCHO), PM2.5 e PM10 molto utile il misuratore IGERESS.

Se si desidera un misuratore professionale si può optare invece per il Temtop LKC-1000S +, maneggevole e versatile, capace di misurare PM2.5, PM10, particelle, HCHO (formaldeide), TVOC, AQI, temperatura, umidità. Il dispositivo è dotato di una funzione istogramma per mostrare l’andamento delle concentrazioni di particelle rilevate nel tempo.

Nuvap è una piccola scatolina che si collega alla rete wi-fi e che consente di misurare fino a 26 parametri ambientali (campi elettromagnetici, gas radon, formaldeide, radiazioni ionizzanti, monossido di carbonio, composti organici volatili, CO2, metano, fumo, qualità dell’aria, qualità dell’acqua, inquinamento acustico, temperatura, umidità, wi-fi) tenendoli sotto controllo tramite l’apposita app per smartphone.

Anche i dispositivi intelligenti Google Nest, facilissimi da installare, offrono un valido contributo per il monitoraggio della qualità dell’aria in casa o per la regolazione della temperatura contribuendo a ridurre gli sprechi.

Oggi il settore dei misuratori, soprattutto quelli intelligenti, è in costante aggiornamento pronto a fornirci innumerevoli sempre nuove soluzioni per le nostre esigenze.

LEGGI ANCHE: Gas, luce e acqua: il decalogo Enea per risparmiare energia

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