Facebook, OCCHIO ALLA TRUFFA: basta una foto per metterti nei guai | Agcom lancia l’allarme: nessuno è al sicuro

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Truffa facebook marketplace_Donnaclick

Donna schermata Facebook pc_(Freepik)_Donnaclick

Attenzione massima ai social: i truffatori non colpiscono più a caso, ma sanno dove cercare e come farti cadere nella rete.

Sempre più truffe online, e sempre più sofisticate. Nell’era digitale, il rischio di imbattersi in raggiri online è diventato una costante. Gli strumenti usati dai cybercriminali si evolvono rapidamente, e i canali preferiti per colpire sono proprio quelli che usiamo ogni giorno: social media, app di messaggistica e marketplace digitali.

Chiunque può finire nella trappola, spesso senza rendersene conto. Non si tratta più di truffe grossolane: oggi le vittime si trovano di fronte a annunci apparentemente autentici, profili falsi ben costruiti e comunicazioni studiate per sembrare affidabili. Il tutto orchestrato per sottrarre soldi, dati personali e fiducia.

Le Regioni più colpite sono anche le più digitalizzate. Secondo la Polizia Postale, nei primi sei mesi del 2024 si sono registrate oltre 18.500 denunce per truffe informatiche. Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia guidano la triste classifica, non solo per popolazione, ma anche per frequenza d’uso di internet e piattaforme digitali.

Non è più solo un problema “da anziani”. La fascia più colpita è quella tra i 25 e i 44 anni: digitalmente attiva, molto presente sui social e spesso coinvolta nel commercio online di seconda mano. Questa categoria rappresenta quasi la metà delle vittime, segno che l’ingenuità non ha età.

Il volto digitale della truffa

Il terreno più fertile per i truffatori si conferma Facebook Marketplace. Qui, finti venditori pubblicano annunci accattivanti con foto rubate da fonti reali. Una volta ottenuto un bonifico o una ricarica PostePay, spariscono nel nulla. La truffa, se ben costruita, funziona in pochi minuti.

WhatsApp diventa il canale “complementare” della truffa. Molti raggiri iniziano su Facebook o Instagram, ma si concludono su WhatsApp, dove la comunicazione sembra più personale e credibile. Non a caso, l’app ha visto un aumento del 18% nei casi legati a frodi digitali. I messaggi vocali sintetici, creati con intelligenza artificiale, sono l’ultima arma in mano ai truffatori.

Truffa facebook marketplace_Donnaclick
App Facebook smartphone_(Freepik)_Donnaclick

L’allarme di Agcom: “Basta una foto per finire nei guai”

L’Agcom avverte: truffe sempre più credibili, nessuno è davvero al sicuro. Secondo l’Autorità per le Comunicazioni, il 41% delle frodi social passa da Facebook Marketplace. Spesso basta una foto, magari presa da un annuncio vero, per ingannare l’utente. La mancanza di controlli e segnalazioni tempestive da parte delle piattaforme complica la lotta al fenomeno.

Le contromisure istituzionali non bastano: serve più responsabilità dalle piattaforme. Nonostante tavoli di lavoro tra Ministero dell’Interno, Agcom e Polizia Postale, le truffe continuano a crescere. Il motivo? I colossi del web non sono obbligati a sospendere immediatamente profili sospetti o segnalare comportamenti fraudolenti. Intanto, gli utenti restano esposti e disarmati.