Allarme pollo: “Carne contaminata da batteri antibiotico-resistenti nei supermercati Lidl”

di Redazione


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Un nuovo report realizzato dall’associazione Essere Animali in collaborazione con altre organizzazioni animaliste europee lancia l’allarme: la carne di pollo venduta nei supermercati Lidl sarebbe spesso contaminata da batteri potenzialmente patogeni e da batteri resistenti agli antibiotici.

Preoccupante diffusione di batteri resistenti agli antibiotici

L’indagine, condotta analizzando 142 confezioni di pollo provenienti da Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Polonia, rivela una preoccupante diffusione di questi batteri soprattutto nei campioni italiani, dove ben il 46% dei campioni analizzati presenta tracce di batteri produttori di enzimi ESBL, capaci di conferire resistenza agli antibiotici. Secondo il dottor Rupert Ebner, veterinario ed ex vicepresidente dell’Associazione Veterinaria Statale Bavarese sentito da Essere Animali, il massiccio utilizzo di antibiotici negli allevamenti intensivi è la causa principale di questo fenomeno. “Ad animali sani vengono somministrati antibiotici di cui non hanno bisogno, al solo scopo di poter allevare in modo redditizio animali in luoghi sovraffollati” spiega Ebner.

Diffusione di batteri patogeni come Salmonella e Listeria

Oltre alla resistenza antibiotica, il report di Essere Animali documenta anche un’ampia diffusione di batteri patogeni come la Salmonella e la Listeria. In particolare, la Salmonella è stata rilevata nel 46% dei campioni italiani (e in percentuali minori in quelli polacchi), mentre era completamente assente nei campioni provenienti dagli altri paesi. La Listeria è stata invece trovata nel 54% dei campioni italiani, nel 25% di quelli tedeschi e in percentuali minori negli altri paesi.

Lidl sotto accusa: mancata adesione allo European Chicken Commitment

“Si tratta di un risultato vergognoso per il più grande discount d’Europa” commenta Essere Animali, che punta il dito contro la catena Lidl, leader europeo nella grande distribuzione alimentare. Nonostante alcune dichiarazioni sull’impegno per il benessere animale, Lidl non ha ancora aderito allo European Chicken Commitment, l’iniziativa sostenuta da Essere Animali che promuove standard più elevati negli allevamenti di polli.

Necessario un cambio di passo da parte della grande distribuzione

Secondo Essere Animali, l’adesione allo European Chicken Commitment porterebbe Lidl a ridurre le densità di allevamento, abbandonare le razze a rapido accrescimento e garantire agli animali un ambiente migliore, contrastando così i problemi documentati nel report. Nonostante alcune aziende italiane come Carrefour ed Eataly abbiano già aderito all’iniziativa, Lidl temporeggia, limitandosi a generiche dichiarazioni di impegno.

Il report di Essere Animali si focalizza su Lidl non solo per la sua leadership di mercato, ma anche per le recenti polemiche sulla presenza di white striping nella carne di pollo venduta nei suoi supermercati. Il white striping è una patologia che colpisce i polli costretti a crescere troppo velocemente in spazi ristretti e che si manifesta con la comparsa di striature bianche sul petto e sulle cosce. Per Essere Animali sarebbe necessario un deciso cambio di passo da parte della grande distribuzione, a partire da Lidl. Solo contrastando il sovraffollamento e l’abuso di antibiotici negli allevamenti si potrà garantire maggiore sicurezza per i consumatori e migliori condizioni di vita per gli animali.

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