Bancomat_Donnaclick (Freepik)
In pochi lo sanno, ma il codice PIN può essere la porta d’accesso diretta ai tuoi risparmi se rientra tra quelli più usati e prevedibili.
Il rischio di truffe bancarie non è più solo un’ipotesi remota. Negli ultimi anni, le frodi digitali sono cresciute a dismisura, complice anche una certa leggerezza da parte degli utenti nel proteggere i propri dati. In particolare, il PIN della carta bancomat resta uno dei punti più vulnerabili.
Molti utenti, per comodità o distrazione, scelgono combinazioni troppo semplici. Numeri ripetuti, sequenze evidenti o codici legati a date personali sono spesso la prima scelta. Purtroppo, sono anche le preferite dai criminali informatici. Questi codici, facili da indovinare, rappresentano un vero e proprio bersaglio per chi vuole accedere al conto corrente altrui.
“Tanto a me non succede” è l’errore più comune. La convinzione che solo chi possiede grandi somme sia a rischio è falsa. I truffatori puntano alla quantità, non alla qualità. Anche un conto con poche centinaia di euro può essere colpito, soprattutto se è protetto da un codice troppo prevedibile.
Bastano pochi secondi per digitare quattro cifre. Scegliere quelle sbagliate può, però, costare caro. Proteggere il proprio PIN è il primo e più semplice modo per mettere al sicuro i propri soldi. Eppure, ancora troppe persone ignorano le linee guida di base per scegliere un codice davvero sicuro.
La sicurezza parte dalla scelta del numero. Il problema principale riguarda le combinazioni troppo comuni: numeri ripetuti come 1111, 0000, 2222 o sequenze come 1234, 4321. Anche date di nascita, anniversari e numeri facili da ricordare – come 1986 o 2020 – sono tra i più usati al mondo. E, purtroppo, anche tra i più violati.
Un recente studio internazionale lancia l’allarme. Analizzando milioni di codici trapelati da violazioni, è emerso un elenco di PIN a rischio elevato. Chiunque usi uno di questi numeri dovrebbe cambiare subito il proprio codice o, in certi casi, addirittura richiedere una nuova carta.
Secondo gli esperti, il PIN “1234” è il più pericoloso al mondo Segue 1111, 0000, 1212, 6969 e molti altri. Queste combinazioni, contenute in una vera e propria blacklist internazionale, sono ormai diventate la chiave più semplice per aprire un conto bancario senza autorizzazione. Se il tuo PIN è tra questi, il conto ha i minuti contati. L’Italia è un caso particolare, ma non esente dal problema. Molti istituti forniscono PIN generati casualmente e, in alcuni casi, con cinque cifre. Quando il codice viene scelto direttamente dall’utente, la sicurezza crolla. E se il PIN è usato anche per accedere all’app di home banking, il rischio di furto aumenta esponenzialmente.
Per difendersi si consiglia di non usare mai sequenze, ripetizioni o date riconoscibili, scegliere numeri completamente casuali, senza alcun legame personale, è la strada più sicura. Anche solo evitare i 50 PIN più comuni può ridurre drasticamente il rischio di furto. In caso di dubbio, agisci subito. Se scopri di avere un PIN a rischio, chiedi alla banca di modificarlo. Se non è possibile, valuta la sostituzione della carta. Meglio un piccolo disagio oggi che trovarsi domani con il conto svuotato.
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